Estate tranese, è già autogol

di Alfredo Nolasco

venerdì 11 giugno 2010
Estate tranese, fischio d'inizio: è già autogol. Ma è una querelle che puzza d'antico, di una noia mortale, eppure capace di riproporsi con disarmante ed elvetica puntualità, da troppi anni ormai. Finora le cronache, a dispetto di bilanci comunali malandati, parlano di un susseguirsi di stagioni caratterizzate da costi elevati, ritorni discutibili, indagini della magistratura, e nel contempo, perentoria, graduale retrocessione della Perla dell'Adriatico in gironi sempre minori, nonostante il pur indiscusso lignaggio. Stavolta, diabolicamente, qualcuno prova a superarsi.

Per l'occasione s'inaugura, noblesse oblige, una strana coppia: il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, e la neo-sindaca di Margherita di Savoia, Gabriella Carlucci, con testimonial un terzo sindaco (di Canosa, ndr), Francesco Ventola, tirato in ballo – se c'è una Carlucci… – come presidente della Bat. Inciso: Tarantini, fino a ieri l'altro, non serbava rancore e acredine soltanto ai cronisti dissidenti come il sottoscritto, ma anche all'ex conduttrice di Buona Domenica. Gabriellona lo aveva tampinato in lungo e largo, accompagnando i lamenti con invettive memorabili perché quello gli doveva qualcosa come 2mila euro a saldo delle spese per l'organizzazione del concerto di Loren Maazel in Cattedrale, altro evento mozzafiato, passato agli annali nella categoria exclusive, cioè particolarmente riservato a pochi eletti con portafogli a fisarmonica. Il popolo? Al maxischermo, a debita distanza, naturalmente.

Corsi e ricorsi… Si alza il tiro: oggi il nome è ben più roboante: signori, a Trani Elton John, star da folla oceanica. Già, ma dove sistemiamo a Trani una "folla oceanica"? I Nostri, in una conferenza stampa dai toni super(auto)celebrativi gonfiano il petto e spiegano che l'evento è programmato per il prossimo 23 settembre: 2600 posti ai piedi della Cattedrale. Ma una roba così costa centinaia di migliaia di euro, ci vorrebbe un anticipo… Giunge in soccorso Ventola: ecco 30mila euro dalla Bat, più 30mila dal Comune di Trani e il gioco è fatto. Invece il gioco si fa duro quando, qualche ora dopo, raggiungo la Carlucci al telefono per cercare di far luce su un paio di inezie: dov'è il contratto con relativa caparra e perché Trani non compare nel cartellone ufficiale del tour? La sindaca non smarrisce l'aplombe e conferma: Elton John il 23 settembre sarà a Trani. Nel giro di 48 ore i nostri dubbi trovano riscontro sul sito ufficiale dell'artista che in quella data sarà di scena a Catanzaro, al Teatro Politeama. Eppure, imperterriti, anche dal Comune di Trani confermano: Elton John il 23 settembre sarà a Trani. Eccheppalle, ci avranno preso per rimbambiti?

Stimo troppo Gabriella Carlucci per non crederle. E poi mi piace sognare una notte ai piedi della Cattedrale ascoltando Nikita live. Tuttavia la situazione si è fatta delicata, perché è in discussione la credibilità di due sindaci, di un presidente di provincia, di Trani e della Bat. Che senso ha presentare in pompa magna un evento senza aver depositato uno straccio di scrittura? La fretta di correre ad autocelebrarsi stavolta potrebbe costar cara ad un'intera comunità, peraltro afflitta da ben altri problemi. Infine l'autogol: ammesso che tutto vada per il meglio (spesa pubblica per complessivi euro 60mila), quanti potranno permettersi di pagare 150-200 euro per un biglietto? O forse inventeranno un altro maxischermo, o dei semplici diffusori audio per tenere il popolo alla solita, debita distanza?

Alfredo Nolasco