Ex convento degli Agostiniani, Forza Italia: «Un immobile storico regalato alla Asl»

Pasquale De Toma e Paola Mauro fanno chiarezza sulla vicenda

domenica 23 aprile 2017

Desta preoccupazione la vicenda, risalita alla ribalta della stampa in questi giorni, dell'ex convento degli Agostiniani in piazza Gradenico. Ebbene, nell'agosto del 2016 l'amministrazione Bottaro sottoscriveva un protocollo d'intesa con la Regione e l'ASL con il quale si impegnava, tra l'altro, a "a procedere col ritrasferimento del bene e a metterlo a disposizione della Direzione Generale per una ristrutturazione coerente con le future determinazioni da assumersi in sede di Cabina di Regia prevista dal Protocollo di Intesa.

In quest'ottica e in relazione alla destinazione che si deciderà di attribuire all'immobile in questione, l'Amministrazione comunale si rende disponibile a creare le condizioni di natura urbanistica affinché la ASL possa realizzare un parcheggio sotterraneo in Piazza Gradenico". In buona sostanza, s'è deciso di "regalare" un immobile di valore storico alla Asl. Una vicenda che presenta un dato certo, la cessione gratuita, e un dato incerto, il futuro dello stesso palazzo che deve essere ancora definito. Tutto ciò appare il frutto di una politica sterile che non è in grado di partorire più idee e progetti che non siano quelli della svendita ad altri dei beni della città.

Prima le voci su Amet, Amiu e adesso la certezza di immobili di pregio storico che, si teme, vengano dati a altri. Insomma, una vicenda che appare essere la certificazione delle proprie incapacità. Nessuno sforzo sembrerebbe essere stato fatto, infatti, nella direzione del reperimento di fondi europei che, solo per fare un esempio, nell'ambito della programmazione finanziaria dell'Unione Europea per il periodo 2014-2020 avrebbe potuto trovare importanti opportunità per la rigenerazione urbana. Negli ultimi anni, poi, ma solo per fare un altro esempio, la Fondazione Patrimonio Comune dell'Anci (FPC) insieme a Borghi Servizi & Ambiente (BSA) hanno sviluppato l'idea di monitorizzare gli immobili dei comuni aderenti al progetto al fine di progettare "un prestigioso circuito turistico ricettivo, senza stravolgere l'assetto del territorio".

Al di là, della concreta fattività di queste situazioni, questi esempi dimostrano che vi sono strumenti, e altri si devono e possono trovare, per il mantenimento e la valorizzazione degli immobili comunali. Non è "regalando" ad altri i nostri beni che si può pensare di rilanciare la città. Tra l'altro, senza avere certezze di nessun tipo visto che nel protocollo si legge di "future determinazioni" di cui, ad oggi, non è dato sapere. Forse, le famigerate amministrazioni precedenti con il caso del palazzo Beltrani qualche spunto di come potrebbero farsi queste cose lo hanno lasciato. Altro che "solo" debiti.

Paola Mauro
Resp. Dip. Cultura Trani

Pasquale De Toma
Capogruppo Consiglio Comunale