Ferrante, le bugie sul PUG di Trani

«Era un piano da bocciare completamente, altro che fiore all'occhiello»

lunedì 23 febbraio 2009
«Con deliberazione n.184/09 la Giunta Regionale ha attestato la compatibilità del Pug del Comune di Trani con il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il paesaggio nonché con le disposizioni della legge regionale n.20/01. L'attestazione è giunta al termine della conferenza di servizi ex art.11, sempre della legge 20. Quello che è fuori dubbio è che il Pug che approderà in Consiglio Comunale non è quello che era stato adottato dalla prima amministrazione Tarantini.

Infatti la Regione muovendosi dal versante delle proprie specifiche competenze in materia paesaggistica ha modificato il Piano avendo a riferimento interessi di carattere generale per una migliore vivibilità. Il piano degli agglomerati cementizi ha trovato nella Regione un forte oppositore e nella successiva conferenza di servizi le tutele paesaggistiche, della costa, dei servizi e degli spazi di fruibilità collettiva, sconosciute evidentemente all'amministrazione di Trani, hanno fatto capolino per la prima volta nel piano.

In sostanza era un piano da bocciare completamente, altro che fiore all'occhiello dell'attività amministrativa. Il fatto che sia un piano diverso lo dicono gli atti successivamente posti in essere dall'Amministrazione cittadina. Infatti non v'è alcun obbligo, legge 20 alla mano, di procedere ad una pubblicazione dei verbali della conferenza di servizi a meno che, come dice la recente giurisprudenza amministrativa, la conferenza stessa modifichi sostanzialmente le previsioni del Pug adottato. Questo stravolgimento c'è stato nel Pug di Trani ed ecco perché il procuratore costituito nei giudizi in sede amministrativa per il Comune di Trani penso abbia suggerito la strada della pubblicazione.

Di qui molte le osservazioni presentate dai cittadini dopo la pubblicazione dei verbali tra cui quella di un assessore dell'attuale giunta comunale (caso emblematico sulla procedura) e talune di esse chiedono, si legge nella delibera 184, il ripristino delle previsioni del Pug adottato. Ora si parla di un'imminente seduta di Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva del Pug e mi domando come faranno taluni consiglieri presenti anche nella passata consigliatura ad esprimere due voti favorevoli per due Pug diversi: quale condividono il primo od il secondo?

Queste le verità affinché nessuno possa far credere ai cittadini di avere la scienza urbanistica per dono divino e volerla spacciare per dogmi perfetti ai comuni mortali.»

Fabrizio Ferrante
Capogruppo PD