Frasi discriminatorie prima di Juve-Napoli, un giornalista Rai a processo a Trani

Denunciato dall'avvocato Tullio Bertolino

sabato 7 febbraio 2015
Gian Piero Amandola, il giornalista della sede Rai del Piemonte finito nell'occhio del ciclone per un servizio dai contenuti discriminatori realizzato alla vigilia della partita del campionato di calcio Juventus-Napoli del 22 Ottobre 2012, sarà processato davanti al Tribunale di Trani il prossimo 22 Maggio per diffamazione a mezzo stampa.

A destinargli la citazione diretta a giudizio davanti al giudice monocratico è stato il pubblico ministero tranese Antonio Savasta che ha ritenuto apprezzabile la denuncia sporta dall'avvocato Tullio Bertolino, tranese d'adozione ma natio di Napoli. Ed è proprio per la sua napoletanità che Bertolino si sentì offeso a seguito del servizio, trasmesso sì nel solo Piemonte ma finito subito su youtube e dunque visionabile ovunque.

«Nel servizio mandato in onda dopo il debito montaggio – scrisse Bertolino nella denuncia - veniva dapprima dato spazio a due giovani che urlavano ai microfoni la frase OVesuvio lavali tu. Dopodiché si dava voce ad un tifoso juventino il quale spiegava che i napoletani sono ormai ovunque perché sono un pò come i cinesi. A questo commento seguivano eloquenti risatine sarcastiche del giornalista Amandola e, cosa gravissima su cui non si può in alcun modo sorvolare, la sua frase "Li distinguete dalla puzza, con grande signorilità". A cui un tifoso, compiaciuto per l'inaspettato assist, rispondeva: Molto elegantemente, certo».

Sono proprio queste ultime affermazioni ad esser oggetto del capo d'imputazione contestato al giornalista astigiano.

«La frase del giornalista RAI – aggiunse Bertolino - è altamente offensiva per la dignità, la storia e l'onore di tutti i napoletani, a prescindere dal loro credo calcistico, che quotidianamente lavorano, si impegnano, pagano il canone RAI e mantengono alto il nome dell'intera Nazione». Bertolino ha ritenuto competente l'ufficio giudiziario tranese per "il luogo di residenza della persona offesa".