Furto di olive in via Falcone, Mastrototaro: «Quegli ulivi erano oggetto di un progetto solidale»

Il consigliere comunale sottolinea le azioni messe in campo dall'Amministrazione

lunedì 8 novembre 2021 9.55
«È rimbalzata su diverse testate giornalistiche cittadine la notizia del furto di olive degli ulivi piantati sul cosiddetto in via Falcone, da parte di non precisati soggetti». A parlare è il consigliere comunale Giuseppe Mastrototaro: «Premettendo che quelle olive e quelle piante appartengono alla comunità locale cioè alla città di Trani e quindi ai tranesi; non sapendo se l'azione di raccolta illegale sia frutto di una "Mandragata" o di una "ingenua" iniziativa di qualche sprovveduto, tale notizia si configurano come ahimè come furto: furto alla città.

In qualità di cittadino prima di cittadino, e consigliere comunale delegato alla agricoltura poi, ai primi segnali di ipotesi di furto sono stato tra i primi ad avvisare il comando di polizia municipale per intervenire. Nonostante la segnalazione non è stato possibile identificare gli operatori perché questi erano già andati via a gambe elevate.

Al netto del racconto dei fatti, vorrei sottolineare le azioni che l'amministrazione comunale ha messo in atto in riferimento a quei ulivi ed altri presenti sul territorio tranese: gli ulivi, come negli scorso anni, erano oggetto di un progetto promosso da una associazione locale che era in fase di sviluppo e realizzazione: sOLIale. Un progetto con diverse finalità tra cui la cura delle piante stesse, la promozione dell'olio come materia prima essenziale nello sviluppo della alimentazione mediterranea, l'organizzazione attraveso le scuole superiori di seminari per raffrozare sia il ruolo dell'olio locale nell'ottica dell'offerta turistica ricettiva (oleoturismo) che lo sviluppo di altre problematiche come quella del corretto smaltimento degli oli esausti. Nel progetto presentato c'era anche la possibile collaborazione con le associazioni vicine alle fasce più deboli per la condivisione dell'olio ricavato, quindi una sana finalità sociale.

Tutti i costi di raccolta e di trasporto delle olive, di acquisto delle bottiglie, di stampa del materiale per il progetto di educazione alimentare sarebbero stati finanziati con una parte del valore delle olive raccolte, in modo da evitare qualsiasi tipo di onere economico a carico del Comune.

Con l'auspicio che si possa conoscere gli autori del furto, non ci resta che l'amaro in bocca per una occasione persa».