Gal, il 4 giugno convocato il consiglio d'amministrazione

Si lavora ai bandi: sul piatto 10 milioni di euro. A Trani uno sportello informativo

sabato 29 maggio 2010
Con delibera di giunta regionale del 25 maggio, è stata approvata la seconda fase attuativa del Gal Ponte Lama ricadente nei comuni di Bisceglie e Trani. «Si tratta di un passaggio importantissimo – spiega il presidente, Giancarlo Verde - che costituisce l'avvio per l'attivazione sul territorio di un finanziamento di circa 10 milioni di euro che interesserà in maniera trasversale i settori dell'agricoltura, del turismo, del sociale e dei beni culturali».

Il 4 giugno il presidente del Gal Ponte Lama, Verde, ha convocato il consiglio d'amministrazione della società al fine di attivare sia la struttura tecnica operativa, sia tutte le procedure per poter dare il via ai bandi ai quali dovranno candidarsi le imprese del territorio interessate che, comunque, saranno chiamate nei prossimi giorni ad una ulteriore fase di animazione preventiva all'attivazione dei bandi. «E' un momento fondamentale – dice Verde - sia per la capacità di drenare ingenti quantità di risorse sul territorio che, altrimenti, non sarebbero potute arrivare, sia perché una siffatta compagine attiverà un percorso virtuoso di crescita integrata del territorio». Tra i punti posti all'ordine del giorno del consiglio d'amministrazione vi è anche l'istituzione di uno sportello informativo nel Comune di Trani, considerato che la sede della società è ubicata nel Comune di Bisceglie.

«La costituzione di un Gal – prosegue Verde - rappresenta, di per sé, un elemento unico di trasversalità per il coinvolgimento di tutto il tessuto socio economico delle aree territoriali coinvolte. La stesura del piano di sviluppo locale, altro non è stata che l'elaborazione di un analisi territoriale effettuata con approcci dal basso verso l'alto con il coinvolgimento di tutti i settori economici e sociali. Appare evidente che l'elemento di trasversalità sulle aree territoriali, sul mondo economico e su quello sociale trova, la sua massima espressione, in progetti a respiro integrato come quelli dell'approccio leader. Anche in termini di ricaduta sulle imprese l'attivazione di un Gal e delle relative risorse pubbliche da gestire determina ottimi risultati. Le misure dell'asse 3, infatti, impattano su tutto il mondo delle imprese rispetto al territorio coinvolto».

Grande effetto di ricaduta hanno le misure destinate alla diversificazione delle attività agricole come quelle sull'agriturismo, sulle masserie didattiche e sociali e sulla produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili e da biomasse: queste misure avranno un effetto propulsore sulla capacità delle imprese situate nel territorio rurale di produrre reddito anche da attività non propriamente legate alla produzione primaria e che stanno assumendo enorme importanza nel panorama economico internazionale. «L'effetto moltiplicatore di risorse pubbliche – spiega il presidente della società consortile - è di tutta evidenza quando si pensa che la maggior parte delle misure da attivare pongono un contributo pubblico pari al 50% della spesa ammessa, contro un ulteriore 50% che, invece, deve essere apportato dalle imprese richiedenti. In termini più generali, la gestione di un Gal attiva un nuovo processo di governance del territorio basato sulla concreta interazione fra tutti gli attori del territorio stesso e che potrà costituire effetto moltiplicatore di risorse pubbliche in maniera esponenziale, nel momento in cui i Gal si attiveranno come agenzie di sviluppo. Un organismo strutturato come quello dei Gal costituisce il miglior volano per la capacità di attrazione sul territorio di risorse di ogni genere, economiche, sociali ed umane».

La capacità di attrazione è il risultato della forza di coinvolgimento degli attori del territorio ed un Gal è la massima espressione di questo concetto. «La qualità – dice Verde - e la strategicità nelle progettualità di sviluppo endogeno molto spesso costituiscono progetti astratti ed elaborati concettuali degli estensori dei progetti. Nel caso dei Gal, qualità e strategicità, non sono solo concetti ma il risultato concreto di un'intensa attività di concertazione sul territorio con tutti gli attori del tessuto socio-economico espressi nella loro massima estensione costituita dal documento strategico territoriale. Quanto alla capacità di autofinanziamento la partecipazione ai Gal ed ai relativi capitali sociali pone queste strutture in grado di autofinanziarsi nell'immediato e di costituire un volano futuro che nell'ottica della mission quale agenzia di sviluppo potrà attivare una completa autonomia economica e finanziaria».