Gestione e ampliamento del cimitero, il Consiglio approva la proposta di delibera

Contrariato il M5S che solleva diverse questioni e annuncia provvedimenti

venerdì 25 giugno 2021 16.04
«Lo scorso 23 giugno il consiglio comunale ha approvato, con appena 18 voti favorevoli, la proposta di delibera di approvazione del progetto definitivo di project financing della gestione ed ampliamento del cimitero e di adozione della variante ai fini urbanistici ai sensi dell'art. 16 della legge regionale 13/2001 e dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell'art. 7 della legge regionale 3/2005». A parlare è il capogruppo consiliare del M5S Trani, Vito Branà.

«Nel 2010 la società proponente RTI Musicco Antonio SAS e Elettra Sannio si aggiudicò provvisoriamente la gara per procedura concorsuale, per una cifra pari a circa 26 milioni di euro a fronte di circa 10 milioni a base di gara.

Una decisione che il Tar Puglia giudicò illegittima entrando nel merito della delibera, sentenza ribaltata dal Consiglio di Stato per meri fatti formali.

Il consiglio comunale o la Giunta avrebbero potuto annullare in autotutela quella delibera? Noi crediamo di sì.

Non c'è stata volontà politica di farlo e chi all'epoca dichiarava di essere contrario al project financing perché oneroso per i cittadini e, aggiungiamo noi, probabilmente poco sostenibile sotto il profilo ambientale, oggi ha inspiegabilmente votato a favore.

Lo scorso 23 giugno, 18 consiglieri hanno approvato un progetto definitivo che non è stato inviato integralmente ai consiglieri prima della seduta, per consentire una sua puntuale valutazione.

Diciotto consiglieri hanno approvato l'adozione in variante al piano regolatore del cimitero, variante già adottata con precedente delibera di consiglio comunale del 17.01.2018, ma la cui procedura oggi si scopre essere errata. Perché allora si è deciso di sanare modificando e integrando, piuttosto che annullando? Il termine temporale dei diciotto mesi imposto dall'art. 21 della Legge 241/90, come modificato nel 2015, è tassativo? Gli interessi di pubblica utilità non ne consentivano l'applicazione? Entro il 17.07.2019 non si sarebbe potuta annullare, su proposta dell'Arch. Gianferrini? Domande a cui avrebbe ben potuto rispondere il Sindaco, avvocato amministrativista, che però era assente durante la discussione e la votazione.

Ci auguriamo che quei 18 consiglieri abbiano avuto conoscenze tecniche e giuridiche approfondite e solo certezze. Noi di dubbi ne abbiamo tanti. Dubbi sui costi a carico dei cittadini. Dubbi sulla sostenibilità ambientale. Dubbi sulla necessità di realizzare entro 30 mesi così tanti loculi da dover vendere entro 30 anni, pena il pagamento dell'80% di quanto realizzato oltre tale scadenza, se invenduti. Le strutture in 30 anni subiscono degrado, a questo si è pensato?

Si è pensato a ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente? Alla permeabilità dei suoli, al recupero delle acque piovane e, se possibile, anche al recupero e riutilizzo delle acque reflue? Si è pensato alla realizzazione di giardini pensili, perché l'intervento sia meno impattante visivamente, essendo in prossimità del mare? Il verde verrà introdotto in maniera massiccia, secondo percentuali minime di alberature ad alto fusto? Si fa presto a dire verde attrezzato, ma c'è verde e verde.

E ancora, si è pensato alla mobilità sostenibile da e verso la città? A ridurre il traffico, prevedendo rastrelliere per le biciclette (quelle presenti in città da alcuni anni sono misteriosamente scomparse), meglio ancora parcheggi custoditi e corse degli autobus ad hoc?

Si è pensato alla sicurezza mediante videosorveglianza? Non si potrebbe valutare la possibilità di prevedere forme innovative di sepoltura, sul modello del piano regolatore cimiteriale di recente approvato a Milano (cremazioni, piantumazione di alberi dove si prevede la dispersione delle ceneri, cellette ipogee per la tumulazione di resti e ceneri, sicuramente meno impattanti)?

Il cimitero sarà aperto a tutte le religioni, con diversi tipi di funzioni e di sepolture? Attendiamo risposte da chi era presente alla votazione, in un caldo afoso giorno di giugno, ma soprattutto da chi era assente. In attesa, anticipiamo che verranno presentate osservazioni alla delibera ai sensi di legge e nell'interesse della comunità».