HUB Porta Nova Trani: «iN BOX» inaugurata la mostra dell’artista palestinese Zaid Ayasa
Un viaggio artistico e culturale che unisce memoria, resistenza e dialogo interculturale
venerdì 22 agosto 2025
L'evento di mercoledì 20 agosto presso HUB Porta Nova, ha aperto il progetto "Medea" che si concluderà giovedì 28 con la Festa dei Popoli 2025. In questa occasione si è inaugurata la mostra iN BOX di Zaid Ayasa, che sarà visitabile fino al 27 agosto, ed è stata accompagnata da un'apericena etnica e da suggestive improvvisazioni musicali. La Festa dei Popoli, dedicata quest'anno al popolo palestinese, si è intrecciata con il progetto europeo di solidarietà "Medea", ispirato all'archetipo della straniera e dell'esule: una figura in movimento che incarna chi migra, chi attraversa terre e culture, e porta con sé un patrimonio di memoria, fragilità e bellezza.
Medea è simbolo di chi viaggia con leggerezza, abbracciando uno stile di vita frugale, ecologico e aperto all'incontro, e che attraverso l'arte rende visibili le differenze e le tipicità. In questo contesto si è inserito appunto il lavoro di Zaid Ayasa, artista multidisciplinare nato nel 1984 a Nablus e attualmente residente a Trani. Zaid, laureato in Belle Arti e specializzato in Graphic, ama sperimentare tecniche digitali e tradizionali per raccontare il desiderio di libertà e connessione, superando idealmente i muri dell'occupazione e delle restrizioni a cui è costretto ormai da tanto tempo il popolo palestinese. Affascinato dalla musica e dal dialogo interculturale, ha portato le sue opere in giro per il mondo come testimonianza di una libertà rubata e negata e di un forte desiderio di continuare a vivere e ad esistere.
L' intervista a Zaid Ayasa:
Tutti parlano di genocidio ma ciò che sta accadendo è più di un genocidio. È qualcosa che non ha ancora un nome. Non lo può immaginare chi non lo vive. Nel 2024, all'università di Bari, durante un incontro dissi agli studenti: "Potete immaginare che tutte le strade intorno a voi siano distrutte? Che non ci sia via d'uscita?" E le persone non riuscirono a farlo.
La mostra iN BOX non è stata solo un'esposizione di opere, ma un'esperienza intima e potente che ha aperto uno spazio di ascolto e consapevolezza. Attraverso le creazioni di Zaid Ayasa, il pubblico ha potuto entrare in contatto con una realtà spesso silenziata, fatta di confini, assenze, eppure anche di profonda umanità e resistenza. Ogni lavoro ha raccontato una storia sospesa tra chiusura e desiderio di apertura, tra gabbie visibili e invisibili. iN BOX ci ha ricordato che l'arte può ancora scuotere, avvicinare, far pensare. E che anche dentro una stanza chiusa, la voce di chi resiste può arrivare lontano.
Medea è simbolo di chi viaggia con leggerezza, abbracciando uno stile di vita frugale, ecologico e aperto all'incontro, e che attraverso l'arte rende visibili le differenze e le tipicità. In questo contesto si è inserito appunto il lavoro di Zaid Ayasa, artista multidisciplinare nato nel 1984 a Nablus e attualmente residente a Trani. Zaid, laureato in Belle Arti e specializzato in Graphic, ama sperimentare tecniche digitali e tradizionali per raccontare il desiderio di libertà e connessione, superando idealmente i muri dell'occupazione e delle restrizioni a cui è costretto ormai da tanto tempo il popolo palestinese. Affascinato dalla musica e dal dialogo interculturale, ha portato le sue opere in giro per il mondo come testimonianza di una libertà rubata e negata e di un forte desiderio di continuare a vivere e ad esistere.
L' intervista a Zaid Ayasa:
- Cosa è per te l'arte?
- Cosa ti ha spinto a trasformare questa esperienza di chiusura e dolore in un progetto artistico?
- Quando crei l'arte il tuo pensiero è sempre rivolto alla tua terra?
Tutti parlano di genocidio ma ciò che sta accadendo è più di un genocidio. È qualcosa che non ha ancora un nome. Non lo può immaginare chi non lo vive. Nel 2024, all'università di Bari, durante un incontro dissi agli studenti: "Potete immaginare che tutte le strade intorno a voi siano distrutte? Che non ci sia via d'uscita?" E le persone non riuscirono a farlo.
- Come puoi trovare la forza di continuare a creare e ad esprimerti nonostante la consapevolezza dolorosa di ciò che accade nella tua terra?
La mostra iN BOX non è stata solo un'esposizione di opere, ma un'esperienza intima e potente che ha aperto uno spazio di ascolto e consapevolezza. Attraverso le creazioni di Zaid Ayasa, il pubblico ha potuto entrare in contatto con una realtà spesso silenziata, fatta di confini, assenze, eppure anche di profonda umanità e resistenza. Ogni lavoro ha raccontato una storia sospesa tra chiusura e desiderio di apertura, tra gabbie visibili e invisibili. iN BOX ci ha ricordato che l'arte può ancora scuotere, avvicinare, far pensare. E che anche dentro una stanza chiusa, la voce di chi resiste può arrivare lontano.