Il caso Donato Grande approda a Bari: la stazione di Trani a misura di disabile nel 2017

Nell'attesa proposte soluzioni temporanee per prendere il treno

giovedì 14 aprile 2016 0.18
A cura di Maria Scoccimarro
Non intendono in alcun modo fermarsi Donato Grande e gli altri diversamente abili che non possono prendere il treno da Trani per la mancanza di ascensori o servoscala. Dopo aver creato la petizione online sul sito Change.org, una piccola delegazione ha portato il problema all'attenzione dei dirigenti di Rfi per cercare una soluzione idonea.

All'incontro con i dirigenti Rfi di Bari e Roma erano presenti Donato Grande, Rosanna Nenna, l'associazione Orizzonti e il presidente Anglat Barletta, Ruggero Lauroia. «È stato un incontro molto lungo - hanno commentato - e abbiamo notato grande apertura e sensibilità nei confronti del mondo della disabilità da parte dei dirigenti di Rfi. Ci hanno spiegato i loro obiettivi a breve, medio e lungo termine e le varie difficoltà soprattutto economiche che incontrano nel raggiungerli. C'è stato assicurato - hanno aggiunto - verbalmente più volte da tutti che entro fine 2017 la stazione di Trani sarà dotata di due ascensori, che consentiranno di raggiungere il secondo e terzo binario, più l'innalzamento del marciapiede a 55 centimetri (come prevede la legge) e l'attivazione del servizio di assistenza».

In attesa della realizzazione dei lavori, la delegazione ha proposto delle soluzioni tampone. «Noi abbiamo proposto - hanno spiegato - una navetta che accompagni il disabile nelle stazioni attrezzate più vicine (Barletta o Molfetta): questa soluzione, però, è stata bocciata. L'altra idea è quella di far arrivare il treno al primo binario che è l'unico attualmente accessibile, e far salire o scendere il disabile con un carrello elevatore. Questa soluzione temporanea, però, può essere possibile solo per i viaggi in direzione Sud, e non Nord, perché c'è un problema tecnico legato allo scambio del binario. I nostri interlocutori - continuano - hanno promesso di studiare questa alternativa che dovrebbe essere fattibile ed entro un mese ci faranno sapere e in caso attivare nel breve termine il servizio. Forse c'è la possibilità di organizzare - hanno concluso - prima dell'estate un nuovo tavolo tecnico allargato con Rfi, Trenitalia e Regione Puglia, per studiare meglio tutta una serie di problemi secondari».