Il famoso cane-lupo Balto e la corsa al siero

Una nuova pagina della rubrica "Cinema e Scienza" del dottor Labianca

sabato 18 gennaio 2020
"Non è un cane, non è un lupo, sa solo quello che non è".

Frase celebre del film d'animazione "Balto" che racconta la storia di come, nel 1925, la vita di Rosie - così come quella di tanti altri bambini - fu messa fortemente in pericolo dallo scoppio di un'epidemia di difterite (una patologia infettiva) in Alaska. Per fortuna il cane-lupo Balto riesce a salvare tutti quei bambini recuperando il siero antidifterico e consegnandolo alla cittadina americana.

Anche se questa è la trama del famoso cartone animato, Balto è realmente esistito, così come la famosa epidemia di difterite; la difterite è una patologia infettiva causata da un batterio che, una volta entrato nel nostro organismo, rilascia una tossina che può danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti.

Oggi, la patologia è prevenibile grazie alla vaccinazione; il vaccino antidifterico contiene la tossina batterica, trattata in modo da non essere più tossica per l'organismo, ma comunque in grado di stimolare la produzione di anticorpi protettivi da parte del sistema immunitario.

Solitamente, il vaccino antidifterico viene somministrato in combinazione con quello contro il tetano e contro la pertosse (DTP). Inoltre, oggi si tende a vaccinare i nuovi nati con il vaccino esavalente, che protegge anche contro la poliomielite, l'epatite virale B e le infezioni invasive da Haemophilus influenzae B
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale italiano prevede la vaccinazione obbligatoria al 3°, al 5° e all'11° mese d'età, poi una quarta dose a 5/6 anni e un richiamo ogni dieci.

A cura del Dr. Giuseppe Labianca, Biologo Nutrizionista