Il fondamentalista napoletano a cena alla Darsena

Simone Schettino a Trani in trattoria

sabato 26 giugno 2010
Ama definirsi il fondamentalista napoletano, personaggio a cui ha dato un'anima ed un ruolo in un alcune trasmissioni di cabaret nazionale (Convenscion e Super Ciro) di qualche anno fa. Giurista mancato (non ha conseguito la laurea per pochi esami), uomo di tv e comico dirompente, Simone Schettino ha scelto Trani per una serata all'insegna della buona cucina.



L'artista, nato a Castellamare di Stabia, si è fermato a cena sul porto di Trani, presso la trattoria La Darsena. Accompagnato da alcuni amici della zona, Schettino si è concesso una super cena a base di pesce prima di una serata in discoteca. Come nei suoi show non ha mai lesinato battute e frecciate, anche a tavola Schettino ha dimostrato di non volersi affatto risparmiare: entrée di fiori di zucca con ricotta di pecora in tempura, salmone appassito con crema ghiacciata di mango, frisellina di baccalà semi-marinato e pomodori verdi, l'immancabile insalatina di polipo con sedano e arance, code di gamberi in tempura di mandorle con nido di primizie d'orto, tartare di tonno rosso con mousse di formaggio freco alle erbe, bocconcini di coda di rospo al rosmarino con mousse di pomodori secchi. La sfilza di antipasti non lo ha fatto desistere dal continuare: lo chef Giacomo Tarantini lo ha viziato con un primo di grano arso con tradizione di salsa al forno e scampi dell'Adiatico, e con un rigenerante dessert come il semifreddo al mojito.

Qualche anno fa, a teatro, Simone Schettino portava in scena lo spettacolo: «Del Bel Paese c'è rimasto solo il formaggio». Trani gli ha fornito nuovi spunti per aggiornare il titolo.