Il Partito Democratico di Trani interviene sul PUE "Cafagna-Telesio"

Contestati i toni trionfalistici dell'amministrazione comunale

giovedì 13 febbraio 2014 10.24
Il Piano Urbanistico Esecutivo "Cafagna-Telesio", approvato dalla Giunta Comunale lo scorso dicembre, ha suscitato reazioni entusiastiche da parte di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno indotto il consigliere comunale Carlo Avantario e il segretario cittadino del Partito Democratico, Nicola Amoruso a presentare alcune considerazioni di carattere tecnico-politico.

«Il Pue - scrivono i due esponenti del PD - è stato approvato in Giunta, esautorando di fatto il Consiglio Comunale dal suo ruolo propositivo. Al di là della legittimità di tale scelta, ci siamo interrogati sulla sua opportunità. Tale scelta è stata pubblicamente giustificata dall'intento dell'Amministrazione di non perdere tempo. Tuttavia cosa avrebbe comportato l'attesa di un altro mese o due, in modo da poter convocare il Consiglio Comunale sul punto, consentendo il pieno svolgimento delle sue funzioni di indirizzo? La scelta ci pare inaccettabile.Inoltre i toni trionfalistici usati da qualche Consigliere, che l'ha definito "una grande scelta dell'amministrazione comunale che vedrà la qualificazione dell'intera zona e che porterà senza dubbio migliorie in quel quartiere, che ben presto avrà un volto nuovo", non ci appaiono purtroppo giustificati. Verrebbe da dire tuttavia che finalmente qualcosa si muove nell'Ufficio Tecnico Comunale, visto lo stato comatoso in cui da troppi mesi versa. Saremmo infatti felici di poter constatare che la macchina comunale comincia, seppur lentamente, a muoversi e che l'Ufficio Tecnico comincia lentamente a dare risposte ai cittadini. Purtroppo non è così! Un Ufficio Tecnico adeguato alle esigenze ed alle istanze dei cittadini e degli operatori economici resta una chimera, visto il gap ormai accumulato negli anni e le carenze organizzative che rendono impossibile a volte perfino la ricerca dei documenti e delle pratiche perse fra i fascicoli accatastati senza un archivio adeguato».

L'attenzione del PD si sposta sul PUG e sulle opere di servizio mai realizzate: «Purtroppo è sotto gli occhi di tutti come, dopo circa cinque anni dall'approvazione del PUG, tutto sia rimasto inalterato. E' oramai chiaro a tutti che sia le speranze che gli obbiettivi della nuova strumentazione urbanistica dell'era Tarantini, si sono dissolte in un nulla di fatto, salvo che per pochi fortunati. L'evidente carenza progettuale e l'assenza di chiari indirizzi dell'ultimo assetto urbanistico, che avrebbe dovuto risolvere problematiche strategiche per la nostra Città, ha conseguito un unico risultato: sporadici cantieri di "edilizia privata" mentre di "pubblico" non si è visto ancora nulla! E' inoltre il caso di ricordare a tutti che l'intera area del comparto "Cafagna-Telesio", oggi edificatorio, prima dell'approvazione dell'attuale PUG era invece area destinata a servizi e quindi interamente dedicata al servizio del Quartiere "Pozzopiano" e della Città. Dunque la cessione al pubblico dell'antico giardino "Telesio" non sarà affatto a costo zero. Ai proprietari delle aree sono infatti piovuti dal cielo una marea di metri cubi di cemento. Così questa e molte altre aree all'interno della città, dove la pianificazione urbanistica avrebbe dovuto prevedere una giusta ed equilibrata dotazione di spazi pubblici, sono invece diventate massivamente edificabili, mentre in cambio la Collettività non ha ricevuto nulla. Delle promesse future questa Città è ormai stanca! Cosa è del Contratto di Quartiere S. Angelo che avrebbe dovuto rappresentare la rinascita di una periferia degradata? Continuiamo a vedere fabbricati, cemento e niente altro. Di opere pubbliche si è visto solo qualche marciapiede e qualche fazzoletto di asfalto. E la piscina? Le aree verdi attrezzate? I parchi gioco? Gli asili nido? Il centro parrocchiale? Gli alloggi per utenze differenziate? I parcheggi? Insomma quel Consigliere avrebbe fatto meglio a tacere perché con l'"urbanistica a costo zero" questa Città sta del tutto azzerando le sue ultime possibilità di rinascita».