Il ricordo dell'istituto Giovanni Maria Rossi per la perdita di Monsignor Savino Giannotti

«Non fu mai "Presidente onorario" ma forza propulsiva»

lunedì 1 luglio 2019 13.42
Non è espressione di circostanza affermare che l'Istituto Giovanni Maria Rossi, nato per onorare un compositore per la liturgia che ha donato a Trani la più significativa delle sue opere, si impoverisce con la morte del carissimo Monsignor Savino Giannotti.

Prima che il sodalizio prendesse corpo giuridicamente aveva già preso un posto privilegiato nel suo cuore, un cuore generoso che sapeva entusiasmarsi per le cose belle e autentiche.

Tutto, in realtà, accadde nel suo ufficio di Vicario Generale della Diocesi, "centrale amministrativa" della Curia ma, soprattutto, "luogo deputato" alla custodia della millenaria tradizione religiosa e civile di Trani, al culto di un Patrono amatissimo e oggetto di mille felici iniziative.

Nella fase costituente dell'Istituto fu proprio il sorriso rassicurante di Don Savino a darci la certezza di trovarci di fronte ad un uomo che avrebbe saputo tradurre in gesti concreti di sostegno la sua entusiastica adesione all'idea di onorare un "amico compositore" che aveva saputo esprimere in geniali accenti musicali la sintonia di Trani con la giovinezza perenne di San Nicola Pellegrino.

Non fu mai "Presidente onorario" nel senso del mero ruolo simbolico che la natura questo tipo di "carica" sottende.

Fu, piuttosto, travolgente forza propulsiva senza la quale non avremmo potuto vivere i momenti rari ma significativi che l'Istituto ha pur realizzato.

Don Savino ci lascia nel momento in cui un gruppo di solisti "storici" ha dato vita ad una straordinaria riproposta della messa "tranese" di Rossi, una esecuzione magnificamente costruita in forza di una "corale" tensione umana che la legato, col prezioso valore aggiunto del sottile godimento spirituale proprio della "amicizie ritrovate", un gruppo di cantori, provvidenzialmente molto ben guidati, una formazione che in questo momento di dolore non può che decidere di "andare avanti"...

Lo vuole Don Savino. Che oggi, come canterete nel bellissimo ed intenso Salmo di Marot scelto dal nostro caro Don Mimmo, assaporerà l'incommensurabile gioia di conoscere "dove sia quella terra di novità".

Antonio Polidoro, Presidente dell'Istituto Giovanni Maria Rossi