Il sistema scolastico visto da Giovanni Patruno

"E’ essenziale una riforma scolastica che non sia solo tagli e assunzioni di precari"

mercoledì 17 settembre 2014 7.21
A cura di Martina Tortosa
L'inizio di un nuovo anno scolastico stimola la nascita di alcune importanti riflessioni. L'assessore alle politiche scolastiche e della pubblica istruzione della Provincia di Barletta – Andria - Trani, Giovanni Patruno, ha elaborato sull'argomento un'analisi che riguarda il sistema scolastico non solo provinciale, ma anche nazionale. Un'analisi che ruota intorno al divario sempre più grande tra i licei e gli istituti tecnici e professionali.

«Crescono in modo smisurato – ha evidenziato l'assessore Patruno - gli iscritti agli istituti tecnici e professionali, al punto che rappresentano il 24% della popolazione scolastica».La spiegazione, come ha specificato l'assessore, va ricercata nella fotografia dei nostri tempi. La tagliente lama della crisi economica, infatti, ha segnato inevitabilmente anche le realtà scolastiche. «I dati precedenti – prosegue Patruno - conducono alla riflessione che i figli della crisi hanno acceso i riflettori su quelle professioni che conducono allo sviluppo della propria terra, attraverso la coltivazione e produzione agricola, o con la promozione turistica in tutte le sue sfaccettature».

«Il mio – conclude l'assessore - non è un attacco ai licei, è solo la rappresentazione del mondo scolastico. I nuovi iscritti danno il polso di quello che ci potrebbe attendere in futuro, sviluppo di agricoltura, turismo o le due materie insieme, onde non ripetere il bluff degli iscritti a giurisprudenza. Un laureato in agraria è assunto nel 95% dei casi, percentuale che si riduce al 25% per i laureati in giurisprudenza. Ovviamente tutti questi discorsi rimangono lettera morta se non si mette veramente mano alla riforma della scuola che non significa solo tagli o assunzioni di precari».