«Il vero miracolo di San Nicola: dare un bagno pubblico ai tranesi»

I Verdi propongono al Comune di realizzare vespasiani in città

mercoledì 28 luglio 2010
Mare cattivo in corrispondenza di lungomare Chiarelli, dove sbocca il collettore pluviale, e il ritrovamento di feci umane, dopo lo smontaggio delle impalcature per il restauro della Cattedrale, ridotta a sfondo di un "prestigioso" cesso pubblico ci spingono a fare due osservazioni semplici per amore della verità.

Su questi due episodi, che hanno richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica in questi ultimi giorni, intervengono ora i Verdi. In particolare il capogruppo consiliare Michele di Gregorio ricorda che «in occasione dell'ispezione dei due collettori pluviali, ricordata qualche giorno addietro, effettuata il giorno 4 settembre 2006 alla presenza dei responsabili dei vari organi amministrativi e giudiziari, il dirigente del servizio di igiene pubblica della Asl Bat, ha fatto mettere a verbale le seguenti parole: allo stesso (cioè al dirigente) non risulta che i collettori siano stati autorizzati dalla Provincia di Bari allo scarico diretto in mare, in quanto gli stessi sono privi di impianto di trattamento delle acque piovane. Altro che chiacchiere - rimarca di Gregorio. Sono passati quattro anni: per caso è stata ottenuta l'autorizzazione necessaria? Perché ci si stupisce e si fa polemica se i fatti sono questi? In questi anni è stato posto rimedio al problema dello scarico a mare di tutte le acque piovane del piazzale di Colonna? Il depuratore alle spalle del cimitero è adeguato per trattare tutte le acque reflue cittadine?».

C'è poi il capitolo Cattedrale. «Deprecando tali episodi di inciviltà massima – continua il consigliere Francesco Laurora - è mai possibile che nella nostra città, turistica per eccellenza, non è stato possibile realizzare un solo bagno pubblico lungo chilometri e chilometri di costa? Dalla Cattedrale alle Matinelle quanti bagni pubblici ci sono? Nessuno, considerato che l'unico esistente a Colonna, è in condizioni pessime».

Da qui la proposta, provocatoria, dei Verdi: «Per la imminente festa di San Nicola, allora niente abito scuro. Regalate, invece, alla città almeno un bagno pubblico decente. Sempre se ne siete capaci».