In Biblioteca a Trani una pièce teatrale per la lotta alla violenza sulle donne
L’evento tenutosi nella giornata di ieri è stato un omaggio a tutte le donne scomparse per mano di uomini violenti
mercoledì 26 novembre 2025
10.19
Ieri, 25 novembre, ricorreva la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In città sono stati numerosi gli incontri dedicati al tema, tra cui il reading a due voci dal titolo "Lasciateci Vivere" che è stato messo in scena nella sala Ronchi della biblioteca "Giovanni Bovio". Il reading è stato una vera e propria pièce teatrale che ha visto come protagoniste la scrittrice Rossella Piccarreta, docente del liceo classico tranese "Francesco De Santis" e compositrice dei versi poetici e in prosa recitati, e la giovanissima attrice diciannovenne Loretta Lampedecchia. L'evento è stato organizzato dalla F.I.D.A.P.A. sezione di Trani, la cui presidente Angela Leuzzi ha aperto la serata, salutando anche le autorità cittadine presenti.
Il reading è stato un momento carico di pathos, suscitando emozioni contrastanti nel pubblico - formato in larga parte da studenti delle scuole superiori. I versi racchiudevano tutta la brutalità della violenza che un uomo può esercitare su una donna. Le storie raccontate sono storie che spesso si sentono nei telegiornali, a cui sembra si stia facendo l'abitudine. Proprio per questo motivo mettere in scena una pièce che coinvolga emotivamente il pubblico restituisce a questi episodi tutta la drammaticità che in essi è insita, conferendo nuova dignità a quelle donne che non hanno più una voce e ricordando sempre, infine, che non si devono mai ignorare i segnali di una violenza: anche solo uno schiaffo è violenza, e la violenza non si giustifica mai.
Il reading è stato un momento carico di pathos, suscitando emozioni contrastanti nel pubblico - formato in larga parte da studenti delle scuole superiori. I versi racchiudevano tutta la brutalità della violenza che un uomo può esercitare su una donna. Le storie raccontate sono storie che spesso si sentono nei telegiornali, a cui sembra si stia facendo l'abitudine. Proprio per questo motivo mettere in scena una pièce che coinvolga emotivamente il pubblico restituisce a questi episodi tutta la drammaticità che in essi è insita, conferendo nuova dignità a quelle donne che non hanno più una voce e ricordando sempre, infine, che non si devono mai ignorare i segnali di una violenza: anche solo uno schiaffo è violenza, e la violenza non si giustifica mai.