Inchiesta Matinelle, condannati i 3 imputati

Gli interessati hanno sempre rinnegato. Si andrà in appello

giovedì 3 dicembre 2015 13.50
I difensori dei 3 imputati erano ottimisti per un'assoluzione totale. Ma così non è stato. Il Tribunale di Trani è stato di avviso diametralmente opposto e non ha assolto nessuno per i presunti illeciti contestati dal pubblico ministero Michele Ruggiero nell'ambito dell'inchiesta su "Il Lido Matinelle".

Il dispositivo della sentenza di primo grado infligge, col beneficio della pena sospesa, 9 mesi di reclusione all'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale di Trani Giuseppe Affatato; 1 anno e 5 mesi a Paolo Curci, quale legale rappresentante della Cooperativa Sociale I.SO.LA., aggiudicataria della gara per il risanamento e la gestione per 16 anni del Lido Matinelle; 11 mesi a Giandonato Giancola, amministratore della srl Night & Beach associata in partecipazione con la cooperativa I.SO.LA. Il Tribunale ha disposto l'oblazione per Curci per "disturbo alla quiete pubblica", una delle ipotesi di reato contestategli.

A vario titolo il pm Ruggiero a conclusione delle indagini contestò i reati di truffa, frode nelle pubbliche forniture, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento (in relazione alla serata tra il 9 ed il 10 luglio 2011 per la presunta assenza della certificazione di prevenzione incendi rilasciata, secondo l'accusa, solo l'8 agosto), disturbo della quiete pubblica, violazione di norme urbanistiche ed abuso d'ufficio in relazione ai permessi a costruire n.74/2009 e 38/2010. Tra le contestazioni mosse la presunta mutazione degli originari progetti di ristrutturazione del complesso immobiliare previsti dal bando d'asta pubblica indetta dall'Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Bari.

Tra 90 giorni il deposito delle motivazioni delle 3 condanne. Poi il processo di secondo grado. I difensori degli imputati (avvocati Domenico Di Terliizzi, Mario Malcangi e Carmine Di Paola) hanno, infatti, preannunciato appello. Tutti gli imputati hanno sempre respinto qualsiasi accusa.

L'inchiesta partì dalla denuncia di alcuni residenti nei pressi del lido, poi costituitisi parte civile.