Inchiesta su presunto appalto pilotato in Amet, assolti cinque imputati

I reati contestati erano turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture

venerdì 24 maggio 2019 12.40
Sono stati assolti, perché il fatto non sussiste, cinque imputati tra tecnici ed imprenditori, per un presunto per un presunto appalto pilotato bandito nel 2012 dalla municipalizzata Amet del Comune di Trani.

Il giudice ha ritenuto insussistenti le accuse contestate a Nicola De Fano (ingegnere consulente Amet), a Ivo Moretto (responsabile unico del procedimento dell'Amet), e ai tecnici della società toscana `Terranova´ che si aggiudicò il bando, Massimo Vannucci, Eleonora Campi, Cesare Di Capua. I reati contestati erano turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture. Secondo l'iniziale accusa, la municipalizzata aveva predisposto un bando su misura per favorire la ditta toscana. L'appalto, del valore di 725 mila euro, riguardava «la fornitura e l'avviamento in esercizio del sistema informativo delle attività tecniche e commerciali per la distribuzione e la vendita di energia elettrica».

L'indagine condotta dalla Procura di Trani, portò nel maggio 2013 all'arresto dei tranesi De Fano e Moretto, difesi dagli avvocati Andrea Di Comite e Pasquale Serrone, e del toscano Vannucci.