«L'amministrazione democraticamente eletta nel 2015 da tempo non esiste più»

Tommaso Laurora ripercorre le fasi politiche dell'Amministrazione Bottaro con un occhio alle prossime elezioni

venerdì 14 giugno 2019 9.11
Nel 2015 i tranesi hanno espresso in modo democratico una maggioranza di governo ed un sindaco che, ricordo, ha ottenuto un numero di voti inferiore a quello della coalizione che lo sosteneva. La consigliatura si è caratterizzata da subito con un totale accentramento delle funzioni e delle decisioni da parte del sindaco, il che ha sancito un immediato distacco dalle forze politiche e dai consiglieri comunali eletti dai cittadini.

È così che nacque la prima giunta tecnica, quella della cosiddetta "competenza", intesa, in realtà, quale forma di isolamento dai consiglieri comunali e dalle forze politiche. Nel contempo sboccio' l'amore per lo straniero, con le nomine di soggetti non tranesi nei ruoli di responsabilità delle aziende partecipate, nonché quali consulenti della amministrazione.

Per anni, dunque, a Palazzo di Citta' e dintorni si è respirata un'aria di colonizzazione della politica tranese, con un primo cittadino isolato nelle stanze del comando, nonché preso e affascinato da relazioni di più ampia e variegata portata rispetto alla politica locale e al tessuto economico cittadino. I tranesi non votarono nel 2015 per avere una città a guida estera, con un Grande Fratello a dirigerla. Risultato: zero risultati per la città, per anni.

Risultato: tradimento della logica del voto popolare. Questo approccio alla gestione della cosa pubblica è stato contestato nel tempo da una parte consistente della opposizione presente in consiglio comunale, ma anche in modo silente da parte di alcuni consiglieri della maggioranza di governo che hanno tentato di riportare l'amministrazione sui binari della coerenza con il voto. Ogni tentativo è risultato vano. L'amministrazione democraticamente eletta nel 2015 da tempo non esiste più.

Altri sindaci, di fronte a tale evidenza, si sono dimessi, mostrando autorevolezza e personalita', capacità di allontanarsi dal ruolo e dal potere. Oggi è stata scelta un'altra strada: quella del mantenimento del potere, anche a costo di creare un manipolo politico, costituito da superstiti della maggioranza e fuggitivi della opposizione, pronto a rivendicare la ridefinizione delle cariche assessorili e nelle aziende partecipate.

Oggi esiste una amministrazione nata al solo fine di gestire il potere, ed il sindaco è stato costretto da un lato ad abbandonare i suoi percorsi extra moenia, che tanto lo affascinavano, cedendo alle richieste del manipolo, e dall'altro ad inziare la sua campagna elettorale riempendo i giornali delle opere che starebbe realizzando.

Ma veramente si crede che un po' di asfalto, una fontanina, vantare come un merito gli investimenti dei privati sulle spiagge libere (a cui non si è data certezza perché i bandi erano biennali), inaugurare opere pubbliche programmate sotto l'amministrazione del sindaco Tarantini e appaltate dalla amministrazione del sindaco Riserbato, possa portare al consenso dei tranesi, che ricordano perfettamente il nulla di questi anni e che nulla sanno dei problemi dietro le quinte del palcoscenico della politica?

La campagna elettorale già avviata dal sindaco, che evidentemente ritiene legittimamente di ricandidarsi, ovviamente previo confronto con le forze politiche sulle modalità con cui pervenire alla individuazione del candidato sindaco, al momento non sta ottenendo l'effetto voluto.

Si respira tanfo di falsità mediatica e la gente non è stupida perché riesce a capire chi mente con sincerità.

Tommaso Laurora, Vice Presidente Regionale Italia in Comune