“L’Italia di Rocco Chinnici”: la presentazione all’Ordine degli avvocati di Trani
La presentazione tenutasi ieri nell’ambito del Festival “I dialoghi di Trani” con ospite Riccardo Tessarini
sabato 27 settembre 2025
9.34
Cosa rimane del ricordo del Giudice Rocco Chinnici? E qual è il futuro della cultura della legalità? Se n'è parlato nella biblioteca storica dell'Ordine degli avvocati di Trani nella mattina di ieri. Il dibattito, tenutosi in occasione dei dialoghi di Trani a cura del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine e degli avvocati di Trani, ha avuto come ospite uno di due autori del libro "L'Italia di Rocco Chimici", il dottor Riccardo Tessarini, attivista in Unicef, Amnesty International e Pensiero e Azione. Purtroppo, Trani non ha avuto la possibilità, a causa di un imprevisto, di ospitare il nipote del famoso giudice Alessandro Averna Chinnici, coautore dell'opera. Il dialogo è stato moderato dagli avvocati Alessandra Inchingolo e Domenico Facchini.
La stesura di questo libro biografico, osserva Tessarini, ha voluto esplorare la parte più umana e la sfera intima e privata del giudice Chinnici, per restituire una figura a tutto tondo, non solo del professionista ma anche dell'uomo, ideatore del pool antimafia e promotore della legge Rognoni La Torre. Tutti, infatti, ricordano la sua figura austera, riservata, che non amava i riflettori; ma solo chi è stato a stretto contatto con il giudice ha potuto apprezzarne le qualità umane: la compostezza, il rispetto per le istituzioni e la cura per il prossimo. È importantissimo recuperare la categoria del rendere giustizia poiché, in questi ultimi anni, tale categoria è stata surclassata dalla mera amministrazione della giustizia, perdendo tutti i suoi connotati umani e sociali, rendendo la giustizia qualcosa di astratto e di burocratico, lontano dai cittadini.
A 100 anni dalla nascita di Rocco Chinnici è importante riportarne in auge la memoria, soprattutto fra le giovani generazioni, che potranno conoscere la personalità di questo giudice solo attraverso le testimonianze che pervengono fino ad oggi. La sua memoria è lo strumento per seminare e diffondere una vera cultura della legalità, della partecipazione civile, della cittadinanza attiva. Rocco Chinnici è stato un esempio di coerenza e di buona informazione. La speranza è quella di raccontare la storia di un uomo da cui i giovani possano davvero trarre un sano esempio.
Il tema del libro è particolarmente calzante rispetto al leit motiv dei dialoghi di Trani: l'umanità. Come ha sottolineato l'avvocato Alessandra Inchingolo, gli avvocati i giudici hanno un ruolo fondamentale nel plasmare l'empatia e la responsabilità nei confronti del prossimo all'interno della società; hanno il potere di plasmare le leggi perché possano attagliarsi al caso concreto e, per questo, essere più umane. Il presidente dell'ordine degli avvocati di Trani Francesco Logrieco ha messo in luce, inoltre, l'importanza della cultura della legalità all'interno delle scuole.
La stesura di questo libro biografico, osserva Tessarini, ha voluto esplorare la parte più umana e la sfera intima e privata del giudice Chinnici, per restituire una figura a tutto tondo, non solo del professionista ma anche dell'uomo, ideatore del pool antimafia e promotore della legge Rognoni La Torre. Tutti, infatti, ricordano la sua figura austera, riservata, che non amava i riflettori; ma solo chi è stato a stretto contatto con il giudice ha potuto apprezzarne le qualità umane: la compostezza, il rispetto per le istituzioni e la cura per il prossimo. È importantissimo recuperare la categoria del rendere giustizia poiché, in questi ultimi anni, tale categoria è stata surclassata dalla mera amministrazione della giustizia, perdendo tutti i suoi connotati umani e sociali, rendendo la giustizia qualcosa di astratto e di burocratico, lontano dai cittadini.
A 100 anni dalla nascita di Rocco Chinnici è importante riportarne in auge la memoria, soprattutto fra le giovani generazioni, che potranno conoscere la personalità di questo giudice solo attraverso le testimonianze che pervengono fino ad oggi. La sua memoria è lo strumento per seminare e diffondere una vera cultura della legalità, della partecipazione civile, della cittadinanza attiva. Rocco Chinnici è stato un esempio di coerenza e di buona informazione. La speranza è quella di raccontare la storia di un uomo da cui i giovani possano davvero trarre un sano esempio.
Il tema del libro è particolarmente calzante rispetto al leit motiv dei dialoghi di Trani: l'umanità. Come ha sottolineato l'avvocato Alessandra Inchingolo, gli avvocati i giudici hanno un ruolo fondamentale nel plasmare l'empatia e la responsabilità nei confronti del prossimo all'interno della società; hanno il potere di plasmare le leggi perché possano attagliarsi al caso concreto e, per questo, essere più umane. Il presidente dell'ordine degli avvocati di Trani Francesco Logrieco ha messo in luce, inoltre, l'importanza della cultura della legalità all'interno delle scuole.