"L'ombra del passato", il nuovo libro di Massimo Pillera

Nostalgia e sicurezza tra la Svizzera e la Puglia per il giornalista tranese

mercoledì 23 settembre 2015 7.13
A cura di Maria Scoccimarro
"L'ombra del passato", è questo il titolo del nuovo libro le giornalista tranese Massimo Pillera, edito da FaLvision. Il destino del protagonista, Nick, è una sorta di maledizione: non riuscire a vivere il presente. Che abbia a che fare con lo spazio, con il tempo o con i sogni, la sua condanna è una "vocazione": essere l'Angelo custode in terra di destini illustri e di vite troppo importanti, per essere spezzate prima del tempo.

Vivere fuori tempo, affannarsi nel gioco d'anticipo, ostinarsi nello "spariglio" disorientante, porterà Nick a ritrovare in Svizzera, la nostalgia della luce di Nirta forte dell'asprezza che il ricordo del sapore della salsedine contribuisce ad esaltare; e rivivere in Puglia l'intenso e inebriante respiro delle alture alpine, attraverso i flash-back accesi dai monitor della cabina di controllo di un museo. E così la sagoma rassicurante del Gargano andrà a riempire il vuoto malinconico di un professionista della sicurezza, che proprio dal ritorno a casa comincia a vivere l'ansia del confronto con se stesso, e della ricerca di un senso a una vita "mantenuta" in costante tensione per qualcun altro. Ecco, Nick o Nirta trovano la ragione di vita nell'orizzonte largo del prossimo e dell'altrui serenità, piuttosto che nel recinto dell'auto-compiacimento e dell'affermazione di soggettività più o meno inespresse.

L'ombra del passato serve a far risaltare meglio la luce di una certezza, che si fa faro presente per ogni futuro: cercare tenacemente il genius loci d'ogni dove nelle persone, che ne animano le comunità, ne custodiscono i tesori autoctoni e ne valorizzano la storia, piuttosto che nelle pietre, nei monumenti, negli ori dei musei o nei colori del paesaggio, è come "sparare alla morte".