L’Ordine degli Ingegneri Bat entra nella Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Trani

Raffaella Ardito rappresenta l’Ordine nell’organismo dedicato a inclusione, equità e valorizzazione delle competenze

martedì 16 dicembre 2025 10.09
L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Barletta-Andria-Trani rafforza il proprio impegno sui temi dell'equità e dell'inclusione entrando a far parte della Consulta comunale per le Pari Opportunità del Comune di Trani, ufficialmente insediata nei giorni scorsi. A rappresentare gli ingegneri è Raffaella Ardito, consigliera dell'Ordine, che sottolinea come la Consulta rappresenta uno strumento importante per portare all'attenzione delle istituzioni temi che incidono concretamente sulla vita professionale e sociale.
La presenza dell'Ordine all'interno della Consulta si inserisce in un percorso più ampio che, da tempo, vede l'ente professionale attento alla promozione della parità di genere, alla valorizzazione delle competenze e alla diffusione di una cultura professionale fondata sul merito e sul rispetto delle differenze.
"È un segnale concreto di responsabilità sociale e di apertura verso un modello di sviluppo più equo e inclusivo - evidenzia Raffaella Ardito - un impegno che si traduce in iniziative di sensibilizzazione, momenti di confronto e attività formative rivolte alla comunità degli iscritti e al territorio".
Secondo Ardito, la parità di opportunità costituisce un fattore strategico anche per la qualità dei processi decisionali e progettuali. "Garantire pari condizioni di accesso e di crescita significa rafforzare l'innovazione e rendere i contesti lavorativi più competitivi e sostenibili" continua l'ingegnere, richiamando inoltre il ruolo sociale della professione. "Gli ingegneri sono chiamati non solo a rispondere a esigenze tecniche, ma anche a interpretare i cambiamenti della società, contribuendo alla costruzione di modelli più equi e inclusivi".
In quest'ottica, l'Ordine provinciale degli Ingegneri guarda alla Consulta comunale per le Pari Opportunità come a un luogo di confronto stabile, capace di generare proposte condivise e di promuovere una cultura del rispetto e dell'inclusione, anche attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni e delle realtà professionali del territorio.
"Lavorerò all'interno della Consulta con spirito di collaborazione – conclude Ardito – affinché questo organismo diventi un luogo di ascolto e proposta, capace di incidere positivamente sulle politiche locali e di promuovere una cultura delle pari opportunità condivisa e duratura".