L’Udc smobilita. I due consiglieri no

Dopo Laurora si dimette anche il commissario cittadino. Gli eletti seguono una strada diversa. Tortosa: «Io e Maiullari aspetteremo il congresso e la linea politica del partito»

mercoledì 7 agosto 2013
Dopo quelle di Carlo Laurora da segretario provinciale, arrivano anche le dimissioni di Nicholas Modugno da coordinatore cittadino. Aria di evacuazione in casa Udc.

Il terremoto nella Bat, innescato da Laurora, non si arresta. Modugno decide di seguire analogo percorso. «Dopo una lunga riflessione e non senza rammarico e in seguito alla linea intrapresa dall'ex segretario provinciale Carlo Laurora di aver maturato la difficile decisione e rassegnare in maniera irrevocabile le dimissioni dalla carica di commissario cittadino della sezione locale dell'Udc. Le motivazioni di questo sofferto atto sono riconducibili sostanzialmente alle scellerate e, direi, suicide decisioni prese dal partito romano in occasione dell'ultimo appuntamento elettorale di febbraio non considerando importante la rappresentatività territoriale. Esprimo tutto il mio personale rammarico per ciò che poteva essere e non è stato, ma queste dimissioni rendono giustizia a quanti hanno creduto nel sottoscritto, riponendo la massima fiducia e stima.
Colgo l'occasione per ringraziare gli amici e sostenitori dentro e fuori all'Udc, e tutti coloro che continuano a credere come noi, che un alternativa sia possibile, oltre che necessaria».

La domanda nasce spontanea. E i due consiglieri eletti dalla lista Udc che faranno? Abbiamo deciso di rivolgerla ad uno dei diretti interessati, Giuseppe Tortosa: «Io e Maiullari – dice – siamo rappresentanti dell'Udc e non cambiamo questa posizione. Aspettiamo il congresso di settembre e le direttive del partito nazionale. Quale sarà il nostro futuro? Aspetteremo settembre e la linea politica del partito».

La posizione dei due consiglieri comunali in seno al Consiglio comunale non desta particolare sorprese. Lo stesso Laurora, alla nostra redazione, aveva supposto questa soluzione. Più rilevante è la decisione di voler seguire la strada che intenderà percorrere il partito anche da settembre in poi.