«La cementeria resta incompatibile con la nostra economia»
Da Sinistra e Libertà una nuova replica al Popolo della Libertà
giovedì 24 giugno 2010
Prosegue il botta e risposta fra Sinistra e Libertà e Popolo della Libertà sulla questione cementeria. Il partito dei vendoliani ribadisce la propria contrarietà all'operazione attraverso un nuovo documento firmato dai tre coordinatori (Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano):
«Quando credevamo che il PdL avesse toccato il fondo, quanto a livello di cattiva politica, ci accorgiamo, con certi comunicati, che hanno continuato a scavare. Se avevamo definito volgare (e non certo nel senso di vicinanza al volgo: magari fosse così!) la risposta di Tarantini all'oncologo Leonetti, quella dei vertici del PdL alla nostra nota non possiamo che definirla come squallida.
E' infatti squallido continuare ad illudere i cittadini, tanto peggio se si parla dei lavoratori della Franzoni (ai quali la nostra vicinanza è ben nota, ed è stata fortunatamente riconosciuta da più d'uno dei loro stessi rappresentanti) che la cementeria porterà i posti di lavoro. Che garanzie avete, in questo senso? Nessuna. Mentre invece ci sarebbero forti rischi per l'economia cittadina, che è incompatibile con una cementeria, cosa che danneggerebbe anche il lavoro, e questo è certo. E però continuate a sbandierare questa bufala occupazionale (così l'abbiamo definita nella nostra precedente nota e lo confermiamo) per giustificare il fatto che avete venduto la città un'altra volta.
Altro che vicini al popolo. Voi tentate di ingannare il popolo, con le vostre bugie. Purtroppo la scienza parla chiaro, e tra il vostro parere e quello di Dino Leonetti, conta quest'ultimo. Voi volete avvelenarlo, il popolo, lasciando intravedere migliorie del tutto aleatorie, a fronte di danni certi. Non prendiamo lezioni di vicinanza alla gente comune da voi. La stragrande maggioranza dei nostri militanti sono studenti, disoccupati, lavoratori dipendenti e precari. Quanto al Trani in D, non capiamo cosa c'entri, ma molti dei nostri iscritti erano allo stadio (ed un giorno dovremo parlare anche di come gestite lo sport a Trani). Quindi le esigenze del volgo le conosciamo perfettamente. Non sappiamo se lo stesso si possa dire di voi. Ma di certo noi facciamo i loro interessi. Voi li lasciate senza tutele contro i veleni e, alla fine, anche senza lavoro (perché è così, e lo sapete). E vi permettete anche di dare lezioni.
Per fortuna molti cittadini hanno capito come stanno le cose, ed infatti su questo tema stiamo trovando consensi che nemmeno noi prevedevamo, anche da parte di elettori del centrodestra e molti ci spronano a fare di più. A loro diciamo: lo faremo, non vi preoccupate. E non è ancora detta l'ultima parola. E quanto al quanti siamo, se davvero credeste in quel che scrivete, non dareste certe risposte. Di certo alle ultime regionali eravamo in parecchi. E quindi 3+2 farebbe 2937, al massimo».
«Quando credevamo che il PdL avesse toccato il fondo, quanto a livello di cattiva politica, ci accorgiamo, con certi comunicati, che hanno continuato a scavare. Se avevamo definito volgare (e non certo nel senso di vicinanza al volgo: magari fosse così!) la risposta di Tarantini all'oncologo Leonetti, quella dei vertici del PdL alla nostra nota non possiamo che definirla come squallida.
E' infatti squallido continuare ad illudere i cittadini, tanto peggio se si parla dei lavoratori della Franzoni (ai quali la nostra vicinanza è ben nota, ed è stata fortunatamente riconosciuta da più d'uno dei loro stessi rappresentanti) che la cementeria porterà i posti di lavoro. Che garanzie avete, in questo senso? Nessuna. Mentre invece ci sarebbero forti rischi per l'economia cittadina, che è incompatibile con una cementeria, cosa che danneggerebbe anche il lavoro, e questo è certo. E però continuate a sbandierare questa bufala occupazionale (così l'abbiamo definita nella nostra precedente nota e lo confermiamo) per giustificare il fatto che avete venduto la città un'altra volta.
Altro che vicini al popolo. Voi tentate di ingannare il popolo, con le vostre bugie. Purtroppo la scienza parla chiaro, e tra il vostro parere e quello di Dino Leonetti, conta quest'ultimo. Voi volete avvelenarlo, il popolo, lasciando intravedere migliorie del tutto aleatorie, a fronte di danni certi. Non prendiamo lezioni di vicinanza alla gente comune da voi. La stragrande maggioranza dei nostri militanti sono studenti, disoccupati, lavoratori dipendenti e precari. Quanto al Trani in D, non capiamo cosa c'entri, ma molti dei nostri iscritti erano allo stadio (ed un giorno dovremo parlare anche di come gestite lo sport a Trani). Quindi le esigenze del volgo le conosciamo perfettamente. Non sappiamo se lo stesso si possa dire di voi. Ma di certo noi facciamo i loro interessi. Voi li lasciate senza tutele contro i veleni e, alla fine, anche senza lavoro (perché è così, e lo sapete). E vi permettete anche di dare lezioni.
Per fortuna molti cittadini hanno capito come stanno le cose, ed infatti su questo tema stiamo trovando consensi che nemmeno noi prevedevamo, anche da parte di elettori del centrodestra e molti ci spronano a fare di più. A loro diciamo: lo faremo, non vi preoccupate. E non è ancora detta l'ultima parola. E quanto al quanti siamo, se davvero credeste in quel che scrivete, non dareste certe risposte. Di certo alle ultime regionali eravamo in parecchi. E quindi 3+2 farebbe 2937, al massimo».