«La cementeria, urbanistica ad personam sotto il ricatto del lavoro»

Sinistra e Libertà: «Ci opporremo in tutti i modi»

mercoledì 23 giugno 2010
Sulla cementeria e sulla protesta in Consiglio comunale, riceviamo e pubblichiamo una nota del coordinamento cittadino di Sinistra e Libertà composto da Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano:

«Hanno venduto la città un'altra volta. Sei anni dopo la delibera del Consiglio comunale che approvava per la prima volta la localizzazione dell'inceneritore di Pino Grossi, poi fortunatamente sventato, l'amministrazione Tarantini riprova ad impiantare un inutile eco-mostro nella nostra città. Stavolta tocca ai Matarrese, ed alla loro cementeria. La bufala occupazionale (l'azienda dei Matarrese è già esistente ed ha già la sua manodopera, inoltre non è certo un'azienda tranese, chi ci dice che assumerebbe nostri concittadini), che ha condizionato anche il voto in Consiglio comunale, avvenuto sotto chiaro ricatto, è l'argomento principale con cui portano avanti questo progetto sciagurato.

Un progetto, quello della cementeria, che se attuato, provocherebbe d'altronde danni anche dal punto di vista del lavoro, visti i danni che provocherebbe all'economia cittadina, la cui vocazione di certo non si concilia con simili impianti. E ci dispiace che siano caduti in questa trappola anche alcuni consiglieri del centrosinistra, che hanno preso un grosso abbaglio con il loro voto in Consiglio comunale, che andava contro le indicazioni della coalizione, lasciandosi condizionare dalle false argomentazioni della maggioranza. Noi non ci caschiamo, e continueremo a dare battaglia, convinti che anche loro alla fine comprenderanno che questa è la posizione giusta.

L'assessore all'urbanistica pretende di spiegare cosa inquini e cosa no, avventurandosi in paragoni avventati come quello fatto in Consiglio comunale. Se l'oncologo Leonetti ha detto chiaro e tondo che con la cementeria si rischia di morire di cancro, questo per loro evidentemente non conta. E ci vergogniamo, a questo proposito, della risposta datagli dal sindaco. Un rappresentante istituzionale non dovrebbe mai rispondere con affermazioni così volgari, che mettono in dubbio anche la serietà dell'uomo e del professionista.

Il sindaco Tarantini aveva definito il pug come la carta costituzionale dello sviluppo territoriale. Ora la vorrebbe cambiare (perché per fortuna non c'è ancora nulla di deciso, e ci opporremo nelle sedi opportune) ad personam, per gli interessi di pochi. Ennesima giravolta di questo centrodestra, che in passato aveva speso parole durissime (anche se rivolte a chi non c'entrava nulla) sulla cementeria di Barletta, salvo poi farne una a Trani.

L'anticipo dell'ordine del giorno del Consiglio comunale ha evitato all'amministrazione che la nostra protesta fosse più numerosa, ma ci siamo comunque fatti sentire. Non ci fermeremo qui. Continueremo a batterci in tutte le sedi perché questo scempio, che non porterà nessun vantaggio di nessun tipo (è bene ribadirlo: e chi dice il contrario mente sapendo di mentire), venga scongiurato. Presto organizzeremo iniziative pubbliche in merito. Ed invitiamo tutte le forze politiche cittadine e della provincia, associative e sociali che si oppongono alla cementeria a fare fronte comune. Noi andiamo avanti. No alla Cementeria. Si alla vera crescita di Trani».