La Chiarello in difesa di Sakineh
L’assessore fonda su Facebook un gruppo per l'iraniana condannata alla lapidazione
mercoledì 1 settembre 2010
Il mondo si mobilita per Sakineh Mohammadi Ashtiani, l'iraniana di 42 anni condannata alla lapidazione con l'accusa di adulterio e omicidio. In difesa della donna, madre di due figli, è scesa in campo anche l'assessore tranese Pina Chiarello che ha utilizzato ancora una volta Facebook come cassa di risonanza.
Intenzionata a cancellarsi dal social network dopo il polverone sollevato dalle sue foto in costume apparse sul profilo pochi giorni dopo un viaggio istituzionale a Creta, la Chiarello ha poi cambiato idea (per fortuna). Ed è proprio dalle pagine di Facebook e dal profilo di Pina Chiarello che parte questa battaglia che l'assessore definisce «di riaffermazione del diritto alla vita e al libero arbitrio». Il gruppo fondato dalla Chiarello si chiama «L'urlo di Facebook per Sakineh» e conta quasi 200 iscritti. «Ogni pietra lanciata contro questa donna – scrive la Chiarello - sarà una pietra lanciata contro la liberta, la dignita, la parità, il diritto alla vita, alla democrazia, all'amore ed alla giustizia».
La Chiarello è intenzionata ad andare fino in fondo. Oltre a sponsorizzare sulla pagina del gruppo la raccolta di firme on line indetta da Amnesty international, l'assessore tranese sta pensando ad una raccolta di firme in città.
Intenzionata a cancellarsi dal social network dopo il polverone sollevato dalle sue foto in costume apparse sul profilo pochi giorni dopo un viaggio istituzionale a Creta, la Chiarello ha poi cambiato idea (per fortuna). Ed è proprio dalle pagine di Facebook e dal profilo di Pina Chiarello che parte questa battaglia che l'assessore definisce «di riaffermazione del diritto alla vita e al libero arbitrio». Il gruppo fondato dalla Chiarello si chiama «L'urlo di Facebook per Sakineh» e conta quasi 200 iscritti. «Ogni pietra lanciata contro questa donna – scrive la Chiarello - sarà una pietra lanciata contro la liberta, la dignita, la parità, il diritto alla vita, alla democrazia, all'amore ed alla giustizia».
La Chiarello è intenzionata ad andare fino in fondo. Oltre a sponsorizzare sulla pagina del gruppo la raccolta di firme on line indetta da Amnesty international, l'assessore tranese sta pensando ad una raccolta di firme in città.