La lista del Pd si farà e starà con Operamolla
Patruno: «In atto un maldestro tentativo di danneggiare il partito». Il segretario provinciale minimizza quanto sta accadendo in queste ore
domenica 1 aprile 2012
9.43
«Il provvedimento d'urgenza che ha provvisoriamente sospeso il commissariamento del circolo cittadino del Pd di Trani è stato adottato inaudita altera parte, ovvero sulla mera rappresentazione dei fatti fornita dallo stesso ricorrente Tommaso Laurora. Il provvedimento giudiziale è solo provvisorio in quanto dovrà essere confermato, revocato o modificato all'esito dell'udienza convocata per lunedì». Il segretario provinciale del Pd, Andrea Patruno, cerca di minimizzare quanto sta accadendo in queste ore.
«Il commissariamento – spiega - è stato adottato nel rispetto delle norme e procedure statutariamente previste, onde garantire e ripristinare la democrazia interna del circolo di Trani. i cui organismi non sono stati mai convocati. Di più abbiamo ripetutamente chiesto a Fabrizio Ferrante ed a Tommaso Laurora di sostenere una linea politica coerente con gli indirizzi espressi dalla direzione provinciale e dalla segreteria regionale del partito, sostenendo la coalizione di centrosinistra e di moderati che si è raccolta intorno alla candidatura di Ugo Operamolla. Per tutta risposta abbiamo potuto constatare la volontà di partecipare alla competizione elettorale con un altro simbolo i cui manifesti hanno inondato la città di Trani ed i siti web».
«In ogni caso – prosegue il segretario provinciale del Pd - il provvedimento giudiziale attiene esclusivamente al commissariamento del circolo cittadino e non influisce in alcun modo con lo svolgimento delle operazioni elettorali, in quanto l'unico rappresentante legale sul territorio titolato a svolgere tali operazioni in nome e per conto del Partito Democratico sulla base di deleghe specifiche ricevute dal segretario nazionale Pierluigi Bersani al segretario regionale Sergio Blasi e quindi al sottoscritto nella sua qualità di segretariato provinciale, è il tesoriere provinciale che presenterà la lista del Partito Democratico a sostegno di Ugo Operamolla, nei termini di legge. Evidenziamo il maldestro tentativo di danneggiare il Partito Democratico alterando la competizione elettorale a tutto vantaggio del centrodestra, ribadendo che le scelte compiute in queste settimane hanno portato fuori e contro il Partito Democratico sia Tommaso Laurora che Fabrizio Ferrante».
«Il commissariamento – spiega - è stato adottato nel rispetto delle norme e procedure statutariamente previste, onde garantire e ripristinare la democrazia interna del circolo di Trani. i cui organismi non sono stati mai convocati. Di più abbiamo ripetutamente chiesto a Fabrizio Ferrante ed a Tommaso Laurora di sostenere una linea politica coerente con gli indirizzi espressi dalla direzione provinciale e dalla segreteria regionale del partito, sostenendo la coalizione di centrosinistra e di moderati che si è raccolta intorno alla candidatura di Ugo Operamolla. Per tutta risposta abbiamo potuto constatare la volontà di partecipare alla competizione elettorale con un altro simbolo i cui manifesti hanno inondato la città di Trani ed i siti web».
«In ogni caso – prosegue il segretario provinciale del Pd - il provvedimento giudiziale attiene esclusivamente al commissariamento del circolo cittadino e non influisce in alcun modo con lo svolgimento delle operazioni elettorali, in quanto l'unico rappresentante legale sul territorio titolato a svolgere tali operazioni in nome e per conto del Partito Democratico sulla base di deleghe specifiche ricevute dal segretario nazionale Pierluigi Bersani al segretario regionale Sergio Blasi e quindi al sottoscritto nella sua qualità di segretariato provinciale, è il tesoriere provinciale che presenterà la lista del Partito Democratico a sostegno di Ugo Operamolla, nei termini di legge. Evidenziamo il maldestro tentativo di danneggiare il Partito Democratico alterando la competizione elettorale a tutto vantaggio del centrodestra, ribadendo che le scelte compiute in queste settimane hanno portato fuori e contro il Partito Democratico sia Tommaso Laurora che Fabrizio Ferrante».