La Madonna del Carmine nelle tavolette votive

Un'interessante mostra curata da Gianni Bruno

lunedì 8 luglio 2019 1.16
A cura di Giovanni Ronco
È intensa e profonda, radicata nei secoli, la devozione dei tranesi nei confronti della Madonna del Carmine. A testimonianza di ciò, la Confraternita devota alla Madre Decor Carmeli, Decoro del Carmelo, è la custode del culto, della fede e delle tradizioni legate alla fede popolare, che si osservano e si affermano di anno in anno, nello splendido Santuario incastonato nel cuore del quartiere del Porto.

Tra le maggiori testimonianze della fede popolare vi è quella delle Tavolette votive che Gianni Bruno, sempre attento e sensibile agli aspetti che riguardano il sentimento religioso della nostra città e più in generale del nostro Meridione, ha raccolto per una mostra che è stata inaugurata lo scorso sabato 6 luglio e proseguirà fino al prossimo 17 dello stesso mese, nel Chiostro del Convento del Carmine tenuto dai padri Barnabiti, in piazza Tiepolo.

L'evento coincide con la festa religiosa molto sentita a Trani della Madonna del Carmine( il 16 luglio, con Sagra del mare prevista sabato 13) per la quale da giorni sia la comunità dei padri, sia la stessa Confraternita, si stanno preparando. La mostra, organizzata dal nostro concittadino Gianni Bruno, sempre capace di sorprenderci con scoperte inedite ed il reperimento di oggetti sacri capaci di farci respirare l'atmosfera della fede vera e sentita dalla popolazione, raccoglie opere che attraggono la curiosità del visitatore.

La Confraternita invita infatti non solo i tranesi, ma anche i tanti devoti della Madonna del Carmine che vivono fuori dalla nostra città. Le immagini ritraggono ex voto che scolpiscono nella memoria di chi guarda, l'episodio in cui si è presentato il pericolo, il più delle volte in mare ( la devozione a Trani dei marinai è prioritaria e nota) ma anche in frangenti di vita agreste o legata ad incidenti su strada o per l'attacco di animali (una volta non c'erano automobili ma carri trainati da bestiame che spesso potevano investire i malcapitati).

Accanto alla rappresentazione del pericolo, emblema della debolezza, della caducità e dell'essere umano, inerme dinanzi alle calamità naturali o della vita quotidiana, si staglia sempre, in alto o sul lato dell'effige, la figura salvifica, la Madre Celeste, la Madonna del Carmine, simbolo a sua volta dell'intervento divino. Colui o colei che aveva ricevuto la grazia, forgiava personalmente, o commissionandola ad una terza persona, la realizzazione dell'ex voto. Un modo per ringraziare la Madonna e confermare e rafforzare la propria fede. Perché se la vita era salvata e concessa ancora dall' " intervento divino", voleva dire che quella persona "graziata" aveva ancora dei motivi per rimanere al mondo. Per ringraziare, fare del bene, adoperarsi per il Prossimo e per la propria famiglia. Per Grazia ricevuta.