«La pista ciclabile di Capirro è troppo pericolosa»
Denuncia di Sinistra e Libertà
lunedì 28 giugno 2010
«Sulla strada per Capirro l'amministrazione comunale sta realizzando una pericolosa pista ciclabile. Nell'osservarla non credevamo ai nostri occhi perché la strada già notevolmente pericolosa per il traffico che scorre velocissimo e per le numerose intersezioni con gli accessi alle ville e agli svincoli della statale 16 bis. Una pista strettissima, nella quale due biciclette non passerebbero. Posta sul lato della strada, tagliando perpendicolarmente lo svincolo della 16 bis, le uscite delle ville e le strade laterali. In qualunque momento un'auto in uscita potrebbe investire una bicicletta in discesa, provocando incidenti che potrebbero avere conseguenze gravissime.
Una pista ciclabile su quella strada avrebbe dovuto essere posta al centro della strada ed adeguatamente protetta avrebbe potuto costituire da spartitraffico e da isola pedonale per i pedoni che intendono attraversare la strada. In sostanza la pista andava inserita in una sistemazione complessiva della strada per creare le condizioni di sicurezza per i pedoni, per le biciclette e per gli autoveicoli .
Com' è possibile che chi dice di avere a cuore la sicurezza dei cittadini in concreto ne trascura ogni aspetto? E, di grazia, per quale motivo?
Purtroppo il sindaco e gli amministratori hanno studiato tanto da credersi onniscienti e sono tanto pretenziosi da prendersi gioco pretenziosamente ed insultare chiunque con specifiche competenze si permetta di confutare o mettere in discussione le loro scelte. Ci auguriamo che qualcuno responsabilmente presti attenzione a queste nostre osservazioni in modo che questa pista ciclabile, ancora in fase di ultimazione, possa ritenersi l'ennesima prova da dilettanti ( come avvenuto per la pista sul lungomare Cristoforo Colombo) e che possa essere corretta onde evitare pericoli alla circolazione stradale e per i nostri concittadini».
Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano
Coordinamento cittadino Sinistra e Libertà
Una pista ciclabile su quella strada avrebbe dovuto essere posta al centro della strada ed adeguatamente protetta avrebbe potuto costituire da spartitraffico e da isola pedonale per i pedoni che intendono attraversare la strada. In sostanza la pista andava inserita in una sistemazione complessiva della strada per creare le condizioni di sicurezza per i pedoni, per le biciclette e per gli autoveicoli .
Com' è possibile che chi dice di avere a cuore la sicurezza dei cittadini in concreto ne trascura ogni aspetto? E, di grazia, per quale motivo?
Purtroppo il sindaco e gli amministratori hanno studiato tanto da credersi onniscienti e sono tanto pretenziosi da prendersi gioco pretenziosamente ed insultare chiunque con specifiche competenze si permetta di confutare o mettere in discussione le loro scelte. Ci auguriamo che qualcuno responsabilmente presti attenzione a queste nostre osservazioni in modo che questa pista ciclabile, ancora in fase di ultimazione, possa ritenersi l'ennesima prova da dilettanti ( come avvenuto per la pista sul lungomare Cristoforo Colombo) e che possa essere corretta onde evitare pericoli alla circolazione stradale e per i nostri concittadini».
Antonio Mazzilli, Vincenzo Ferreri e Ruggero Carcano
Coordinamento cittadino Sinistra e Libertà