«La politica non è tutta uguale, ecco perché vado avanti»

Presentata la lista Uniti per Ferrante: «L'80% del Pd resta con me». Ferrante esclude danni in termini elettorali

sabato 24 marzo 2012 14.26
Fabrizio Ferrante presenta la sua lista (Uniti per Ferrante) con cui correrà per le prossime amministrative. «Ci hanno tolto il simbolo, non la libertà e l'energia» dice il candidato sindaco. Nei suoi manifesti è sparito il logo del Pd, ma Ferrante non fa una piega: «Abbiamo subito un furto con destrezza ordito attraverso un'operazione verticistica ingiusta da un apparato politico lontano dalla gente e dai suoi bisogni. Fossi dall'altra parte mi vergognerei per quello che è successo».

Ferrante esclude danni in termini elettorali: «L'80% del Pd è qui con me e sarà presente in lista insieme ai referenti dei movimenti civici che nelle scorse settimane hanno aderito al nostro programma. Credo poco ai sondaggi con campione domestico, sappiamo di essere forti e di godere di un voto d'opinione che altri non hanno. La politica non è tutta uguale, la gente lo ha compreso e sta dalla nostra parte».

Presentazione della lista Uniti per Ferrante
Presentazione della lista Uniti per Ferrante
Presentazione della lista Uniti per Ferrante
Presentazione della lista Uniti per Ferrante
Il candidato sindaco ha ricevuto in questi giorni la solidarietà di alcuni esponenti del Pd, da Boccia a Renzi. «Non ho avuto modo di sentire Emiliano - spiega - a cui rivolgo la mia vicinanza per quanto gli sta accadendo. Il Pd si conferma un partito strano: tutela personaggi coinvolti in mega scandali sulla sanità e poi abbandona alla gogna mediatica un personaggio come Michele, in mezzo alla bufera per un chilo di cozze. E' la dimostrazione che in certi ambienti le persone che corrono con le proprie gambe vanno sgambettate e lasciate cadere. Nei miei confronti è stato fatto qualcosa di più grave ma le cattiverie mi scivolano addosso. Non mi pongo il problema di chi sostenere al secondo turno perché il sottoscritto al ballottaggio arriva. Chiedete ad Operamolla per chi voterà al ballottaggio».