La viabilità a Trani? Peggio che a Caracas

Dalla strettoia di Pozzopiano al mancato parcheggio dei pullman: una città nel caos

mercoledì 21 febbraio 2018 6.53
A cura di Giovanni Ronco
Certo che la storia dell'isola pedonale con aiuola davanti la scuola Giustina Rocca ha dell'incredibile: ipotizzata dai cervelloni di Palazzo, buttata giù, abbozzata, come da parte di quegli alunni con difficoltà che accennano sul foglio il disegno e poi lo cancellano e ricancellano, si grattano la testa, fanno un'altra palla col foglio, poi ancora un'altra. Ecco, parafrasando una situazione tipicamente scolastica, è andata più o meno così. Già "disegnato" il contorno" dell'ipotetica aiuola spartitraffico, finalmente ci si è resi conto che lì non poteva starci una cosa del genere. Anche l'ultimo dei profani in materia, prima ancora di ascoltare le giustificazioni per la scontata rimozione del "bozzetto" aveva detto: "Ma scusa, autobus e circolari, specie quelle riservate agli studenti, come fanno a passare con quell'ostacolo?". Ma ci domandiamo: possibile che con fior di professionisti, dirigenti, tecnici e assessori pagati con soldi nostri, nessuno abbia posto prima il problema? Prima che partisse l'accenno di lavori?

Al di là dell'episodio comico, ai limiti della gag da Zelig, seppur emblematico di come stiamo messi a Palazzo e quindi come città, aggiungiamo che se proprio si volesse dare una regolata al traffico in quel punto, si potrebbe concepire un piccolo "rondò", come in altre città, non certo un'aiuola in mezzo, che avrebbe tolto visibilità a chi fosse giunto dal Lungomare, per intenderci; magari dopo aver eliminato lo spartitraffico tuttora presente all'altezza dello stesso Lungomare, prima di dirigersi verso la scuola Rocca.

Ma i nodi di una viabilità nel caos, degna di una città stile Caracas, sono svariati: che significa mantenere il senso unico di marcia da piazza Plebiscito a corso Cavour? Se proprio si vuol mantenere un unico senso, onde favorire i turisti che, per raggiungere la villa Comunale, sono costretti ad un enorme scomodo giro, si potrebbe invertirlo: da piazza della Repubblica verso la villa sarebbe meglio, anche favorendo gli esercizi commerciali.

E la strettoia di Pozzopiano? Un altro mese è passato ed eccola sempre lì intatta. Anche in questo caso torniamo a dire che sarebbe meglio invertire il senso unico,(finchè non si allarghi come le acque del Mar Rosso per Mosè ed il popolo ebreo) uno dei peggiori in città, che costringe tir e autobus ad affrontare la stretta via Pisa, con disagi per gli stessi ed i cittadini e che danneggia gli esercizi commerciali di via Pozzopiano.

E ancora la mancata soluzione degli autobus in piazza Gradenigo. Una volta almeno c'era Giuseppe Tortosa a battersi per la questione, insieme a noi ed altri operatori turistici e dei media; ora dopo la nomina in Stp ci siamo giocati anche lui… Scherzi a parte: non si risolve nulla creando uno pseudo parcheggio lungo la discesa adiacente i bagni pubblici. In primavera ed estate avremo di nuovo gli ingorghi di sempre.

E che dire dello spartitraffico eliminato tra il cavalca ferrovia di via Andria e la scuola Bovio? Lì c'è ingorgo perenne ogni giorno tra chi scende dal cavalcaferroviae chi esce dalla scuola. Tra l'altro i cittadini del luogo ci segnalano la permanenza di un "solco" sulla pavimentazione, rimasto dopo la rimozione dello spartitraffico, fonte di pericolo.

PS: una buona notizia da pubblicare a margine: dopo il nostro articolo riguardante i ritardi sui pagamenti per gli educatori impegnati con l'associazione Panacea, abbiamo il piacere di annunciare che i soldini sono arrivati. Da quanto precisato dallo stesso ente, ribadiamo che la rata di pagamenti risalenti al periodo aprile – maggio 2017 spetta, come è normale che sia, dato che riguardava lo scorso anno scolastico, all'altro ente responsabile fino a quel momento, ossia la Prometeo. Ora crediamo che manchi solo quella rata. Ci scusiamo per il piccolo equivoco di comunicazione creatosi.