«Liste d'attesa infinite, vogliamo una sanità più snella»

La denuncia del consigliere regionale Giovanni Alfarano (PdL)

martedì 13 luglio 2010
Sui mali della sanità pugliese, registriamo l'intervento del consigliere regionale Giovanni Alfarano (PdL). «E' inammissibile – spiega Alfarano – che per una mammografia, per una tac, per una radiografica, per un'esame allergologico, oculistico, cardiologico, ortopedico si debba aspettare così tanto. Così come è inammissibile che per una densitometria ossea ci si debba rivolgere al Policlinico di Bari perchè nella Sesta Provincia non c'è la possibilità di accogliere nuove richieste mediche. Questa non è mera demagogia – prosegue il consigliere regionale della provincia di Barletta, Andria, Trani – ma è la cruda realtà con la quale la sanità ed i cittadini pugliesi oramai sono abituati a fare i conti».

«Lo snellimento delle liste d'attesa ed un iter procedurale sempre più efficace e vicino al cittadino – prosegue Alfarano – sono stati due punti imprescindibili del patto stipulato con i miei elettori. E' per questo motivo che intendo battermi sino all'ultimo affinchè si possa garantire ai pugliesi una migliore organizzazione del sistema sanitario. Tutto questo – incalza il consigliere regionale azzurro – va a scontrarsi con la manovra anti-sanità adottata da Vendola. Il centro-sinistra alla guida della Regione dinanzi ad una sanità malata e da rilanciare propone un indebolimento della stessa ed un'ulteriore beffa a danno dei cittadini: soppressione ed accorpamento di ospedali, riduzione di posti letto, ricette farmaceutiche a pagamento al costo di un euro, turn-over di un personale medico-sanitario sempre più carente».

«Le nostre – conclude Alfarano – sono verità e non bugie. Non si tratta del più classico degli scarica-barili che contraddistinguono il governatore Nichi Vendola. Il Presidente della Regione anziché pensare alla Puglia si preoccupa di ingaggiare i primi duelli mediatici contro il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi in vista delle elezioni politiche del 2013 ma non dice ai cittadini della mia provincia che cancellerà i nosocomi di Minervino Murge e Spinazzola, che accorperà gli ospedali di Trani e Bisceglie e quelli di Andria, Canosa e Minervino, non ci spiega casi allarmanti come quello che ha portato alla scoperta dell'assenza di personale e di medici nei reparti di Pronto Soccorso, Ortopedia e Cardiologia di alcuni nosocomi della neonata provincia».