«Lotte intestine: il PdL di Trani è pronto a dividersi»
Nenna (Comunisti italiani) racconta lo sfogo di un esponente di maggioranza
giovedì 1 luglio 2010
Il Popolo della Libertà di Trani è in crisi? Qualcuno si spinge oltre ed ipotizza a breve una possibile scissione del gruppo. L'indiscrezione viene dall'interno dello stesso partito di maggioranza ed è stata raccolta dal segretario dei Comunisti Italiani, Cosimo Nenna. Ecco quanto dichiarato dallo stesso Nenna in una nota:
«Che ci fosse qualche "disturbo" all'interno della maggioranza lo si era già capito da tempo e poi confermato dall'andamento delle sedute di consiglio comunale, con ordini del giorno che sono stati modificati in continuazione a dispetto di chi della stessa maggioranza ha dichiarato di non esserne stato messo a conoscenza e con il rinvio di qualche argomento piuttosto scottante ed anche dalla diatriba per la nomina del nuovo coordinatore. Ma a parte questo, ecco che qualcuno si confida e svela qualcosa di più grosso, cioè di rottura fra diverse componenti. E non parlo di una talpa, ma di una persona coscienziosa che si è stancata di assistere impotente ad un teatrino dove si sarebbe già aperta la corsa al dopo Tarantini da parte di qualcuno, chiaramente osteggiato da altri, mentre qualche altro vorrebbe saldare il conto per le delusioni patite in campagna elettorale.
Se quanto mi è stato riferito si rivelerà veritiero, fra qualche giorno dovrebbe sorgere a Trani una nuova sezione del PdL che si chiamerebbe Insieme, o qualcosa del genere. In questa sezione, stando a quanto mi è stato riferito, dovrebbe confluire una corrente di emergenti che si opporrebbe a qualche capo storico del partito. Non è costume del mio partito occuparsi di quanto succede in casa altrui, ma qui è in gioco la sopravvivenza di questa città, ormai soffocata dal cemento e non parlo certamente di quello che verrà fuori dalla cementeria.
Quanto sta succedendo nella maggioranza rafforza ancora di più l'idea che solo una sinistra unita può dare una svolta alla politica di questa città retta da un governo incapace di un serio programma economico e sociale, ma, invece, capacissimo di puntare su feste e festini invocando una politica turistica che si basa solo sull'effimero e niente di concreto e che va a colpire le tasche dei tranesi. Se non fosse così, non si vede perché l'addizionale Irpef continua ancora, anche se, cosa ridicola e offensiva, si sono sforzati di ridurla di un solo punto».
«Che ci fosse qualche "disturbo" all'interno della maggioranza lo si era già capito da tempo e poi confermato dall'andamento delle sedute di consiglio comunale, con ordini del giorno che sono stati modificati in continuazione a dispetto di chi della stessa maggioranza ha dichiarato di non esserne stato messo a conoscenza e con il rinvio di qualche argomento piuttosto scottante ed anche dalla diatriba per la nomina del nuovo coordinatore. Ma a parte questo, ecco che qualcuno si confida e svela qualcosa di più grosso, cioè di rottura fra diverse componenti. E non parlo di una talpa, ma di una persona coscienziosa che si è stancata di assistere impotente ad un teatrino dove si sarebbe già aperta la corsa al dopo Tarantini da parte di qualcuno, chiaramente osteggiato da altri, mentre qualche altro vorrebbe saldare il conto per le delusioni patite in campagna elettorale.
Se quanto mi è stato riferito si rivelerà veritiero, fra qualche giorno dovrebbe sorgere a Trani una nuova sezione del PdL che si chiamerebbe Insieme, o qualcosa del genere. In questa sezione, stando a quanto mi è stato riferito, dovrebbe confluire una corrente di emergenti che si opporrebbe a qualche capo storico del partito. Non è costume del mio partito occuparsi di quanto succede in casa altrui, ma qui è in gioco la sopravvivenza di questa città, ormai soffocata dal cemento e non parlo certamente di quello che verrà fuori dalla cementeria.
Quanto sta succedendo nella maggioranza rafforza ancora di più l'idea che solo una sinistra unita può dare una svolta alla politica di questa città retta da un governo incapace di un serio programma economico e sociale, ma, invece, capacissimo di puntare su feste e festini invocando una politica turistica che si basa solo sull'effimero e niente di concreto e che va a colpire le tasche dei tranesi. Se non fosse così, non si vede perché l'addizionale Irpef continua ancora, anche se, cosa ridicola e offensiva, si sono sforzati di ridurla di un solo punto».