Luigi Ambrosio: "No all’uso della violenza, sì al dialogo e alla manifestazione pacifica delle proprie idee”

ll direttore della Scuola Normale di Pisa, tranese, è intervenuto sui gravi fatti delle manifestazioni degli studenti

domenica 25 febbraio 2024 12.53
Con il Presidente della Repubblica e tanta opinione pubblica, anche il mondo della Scuola sta fortemente esprimendo sdegno rispetto a quanto avvenuto durante le manifestazioni pacifiche degli studenti in Toscana, nelle quali squadroni di poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza dei Cavalieri a Pisa, hanno caricato a manganellate gli studenti che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento.

Tra essi il professor Luigi D'Ambrosio, tranese, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa e luminare nel campo degli studi matematici che, insieme alla rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna, Sabrina Nuti è intervenuto con un comunicato che esprime una posizione ferma e severa quanto agli accadimenti di due giorni fa, insieme alla solidarietà nei confronti agli studenti e alle loro famiglie.

I vertici di Scuola Normale Sup "Siamo profondamente turbati da quanto avvenuto oggi a Pisa e Firenze, ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti. Come cittadini, genitori, rettori di università, riteniamo che l'uso della violenza sia inammissibile di fronte alla pacifica manifestazione delle idee.
"Auspichiamo che si possa fare presto chiarezza sulla dinamica dei fatti e chiediamo le motivazioni che hanno spinto le forze dell'ordine ad agire con tale durezza contro studentesse e studenti, anche minorenni, alcuni dei quali hanno riportato contusioni. Fatti come questi non possono e non devono ripetersi. E' particolarmente grave che alcuni di questi episodi abbiano avuto come sfondo la Piazza dei Cavalieri di Pisa, luogo simbolo del libero pensiero e della libera ricerca.
La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, istituzioni fondate sui valori della democrazia, del dialogo, e della libertà, chiedono che si mettano subito in atto tutte le misure necessarie a tutelare la libertà di espressione e a favorire il ritorno alla calma".