Luna di Sabbia, questa sera Lorenzo Trigiani presenterà "Oli esausti"

Per l'autore foggiano si tratta della terza raccolta di poesie

sabato 28 febbraio 2015 7.13
A cura di Alessandra Vacca
Una nuova serata all'insegna della poesia, quella di questa sera, a partire dalle 19.00, presso la libreria Luna di Sabbia. Lo scrittore Lorenzo Trigiani presenterà infatti il suo terzo libro di versi "Oli esausti", Sigismundus Editrice. A dialogare con l'autore ci sarà Rossella Palmieri, docente di Letteratura Teatrale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Foggia.

«Oli esausti/ e corpi pesanti/ alla luce fioca/ di cieli guasti/ e lune cadenti/ in bocca/ foglie di menta/ sabbia/ e dischi volanti». Come si legge dalla prefazione a cura di Gianluca Pulsoni «questi versi compongono la lirica omonima al titolo della raccolta, Oli esausti, e, se si vuole, sono versi che sembrano ben esprimere la scrittura dell'autore, fatta di rapidi tratti o segni e immagini precise che – alle volte – assumono la funzione di "spaesanti" correlativi oggettivi».

«Molte delle composizioni presenti – prosegue Pulsoni - hanno queste caratteristiche, e tutte assieme sembrano offrire al lettore una struttura particolare. Durante la lettura, l'impressione è difatti quella di trovarsi di fronte un'opera concepita come qualcos'altro, alla maniera di un inventario, ma – dato appunto l'argomento – in modi e toni lirici. Ora, che cos'è o cosa dovrebbe essere un inventario? Stando all'Enciclopedia Treccani, nella sua versione online, dovrebbe significare «elenco, registro per trovare ciò che è in un dato luogo», quindi – anzitutto – un insieme di relazioni attraverso un certo ordine formale. In Oli esausti questo sembra essere dato dal montaggio delle liriche, disposte in una progressiva successione alfabetica, dove sebbene tutte le lettere non siano menzionate, si copre comunque un arco che va dalla A alla V. (…)».

L'autore. Lorenzo Trigiani è nato a Manfredonia ma vive attualmente a Foggia. Dopo "Verme solitario" e "Solo posti in piedi", "Oli esausti" è la sua terza raccolta di versi. Munito di vecchi e nuovi utensili, lavora da anni nell'orto della creatività e della comunicazione, in bilico fra ortodossia ed eresia, alla perenne ricerca della felicità.