Malcangi del Dogs's Hostel denuncia tre rappresentanti della Lega del Cane

Alla base dell'esposto alla Polizia le minacce ricevute per il bando di Ruvo e di Andria

lunedì 23 dicembre 2013 16.54
A cura di Stefano Massaro
Dopo gli annunci si è arrivati alla denuncia: è Vito Malcangi, portavoce del canile Dogs' Hostel di Trani a lanciare la replica a quanto accaduto in quest'ultimo periodo proprio nei confronti della struttura tutt'ora sottoposta a sequestro preventivo e con un curatore giudiziario quale amministratore dell'ordinario. Il sig. Malcangi ha presentato formale querela nei confronti di tre esponenti della Lega Nazionale Difesa del Cane del territorio per ripetuti atti "minatori e comportamenti coercitivi - come si legge nella denuncia - a partire dal 2009 sino ad oggi". La denuncia è stata depositata nei primi giorni di dicembre e contiene una cronistoria documentata con registrazioni audio con intercettazioni ambientali (dialoghi tra le parti) e carte specifiche. Il racconto parte dal 2009 quando il Comune di Ruvo ha avviato la procedura selettiva per 250 posti per i cani randagi: a quel punto entrano in scena a vario titolo le tre persone denunciate da Malcangi: «Abbiamo atteso nel presentare questa denuncia per quieto vivere - dice lo stesso Vito Malcangi - questi atteggiamenti di così grande rilevanza non potevano più essere sottaciuti. Il tentativo è quello di monopolizzare l'intero territorio del nord barese con la gestione esclusiva dei cani randagi. Se non vi sono gare d'appalto chi ne paga le conseguenze è tutta la comunità e soprattutto ci si approfitta del meritorio lavoro dei tantissimi veri volontari che svolgono un ruolo meritorio per la custodia degli animali».

Conferenza stampa di Malcangi del Dog's Hostel
Conferenza stampa di Malcangi del Dog's Hostel
Conferenza stampa di Malcangi del Dog's Hostel
Conferenza stampa di Malcangi del Dog's Hostel
Le parole di Malcangi sono durissime come tutte le registrazioni ascoltate e riportate in denuncia, durante la conferenza stampa: «I tre, hanno tutti un ruolo decisivo in questa vicenda che diviene non altro che una questione meramente economica a cui non è possibile sottacere - ha proseguito Malcangi - la metodologia è sempre la stessa, distruggere mediaticamente il privato per fare in modo che un ente nazionale come la Lega del Cane possa gestire in barba alle autorizzazioni i canili ed intascare i proventi». Si parla in tutta la BAT di circa 2180 cani per un importo annuo complessivo di circa un milione e 300mila euro.

Ma le tante immagini mostrate hanno comunque evidenziato alcuni cani malandati e la presenza di altri animali nello stesso Dogs's Hostel di Trani dopo il controllo dei NOS di Bari del 15 novembre scorso: «Certo alcuni cani presenti nel nostro canile erano effettivamente malati - ha continuato Malcangi - ma avevamo già inviato una lettera al Comune di Altamura per avvisarli dell'arrivo qualche tempo prima di cani in pessimo stato di salute e soprattutto è utile ricordare che stiamo comunque parlando di animali randagi che certamente non godono di un buono stato di salute già per la loro condizione. Abbiamo tutte le certificazioni ed abbiamo ricevuto due ispezioni della ASL sia a febbraio che ad aprile di questo anno senza ricevere appunti di nessun genere dalle autorità sanitarie preposte al controllo».

Nella rielaborazione dei fatti anche il bando del Comune di Andria per il quale il primo lotto di 150 cani è stato assegnato proprio al Dogs's Hostel di Trani unico ammesso alla partecipazione per via di un errore formale dell'altro canile partecipante: «Le mail del Comune di Andria sono state inondate di una violenta campagna diffamatoria nei nostri riguardi - conclude Malcangi - si è parlato di deportazione, canile lager e così via sino al servizio della trasmissione televisiva di Striscia la Notizia. Ma ora è giusto far capire fino in fondo la verità nonostante le ultime minacce ricevute anche per questa denuncia e per tutto il materiale documentale in nostro possesso. Chi gestisce il canile è innamorato degli animali e soprattutto va difesa l'opera meritoria dei tanti volontari della Lega Nazionale del Cane che fanno seriamente il proprio lavoro».