Manifestazione dei no vax a Trani: tra false informazioni e pericolose demagogie

No ai vaccini, no ai green pass, no alle terze dosi, mentre i ricoveri e i decessi in Italia continuano a colpire proprio queste persone e i contagi risalgono

lunedì 25 ottobre 2021 06.00
A cura di Antonio Quinto
Benchè la manifestazione di domenica sera abbia chiamato a raccolta i no vax da Taranto, Bari, Barletta e Andria, in piazza della Repubblica a Trani erano meno di un centinaio raccolti con tanto di video proiettore su un telo per "documentare" le posizioni contrarie a vaccini e green pass.

Citano perfino Papa Wojtyla (intuiamo si tratti di lui visto che viene chiamato Papa Giovanni Paolo), i no vax animatori, per dare corpo alle proprie ragioni: "Non abbiate paura di avere coraggio": peccato solo che il compianto pontefice non potrà mai dire se si riferisse al coraggio di chi semina notizie infondate per raccogliere proseliti che non si vaccinino e di conseguenza non si sottopongano all'obbligo del green pass; o al coraggio di chi da più di un anno e mezzo ha lottato negli ospedali, nella crisi economica, nella perdita di persone care, nel vedersi spegnere la vita in solitudine nelle sale di rianimazione.

Ecco, diciamo che si sarebbe più portati a pensare che il nostro amato papa si riferisse a quel coraggio, che è lo stesso che il suo successore, papa Francesco, invoca per tutto il mondo insieme alle preghiere al Padreterno.

In un italiano decisamente massacrato e in motivazioni che ricordano certe celebri espressioni di classici cinematografici ("...e ho detto tutto!") il primo no vax denuncia le "manganellate a uomini donne e bambini" (si salvi chi può?) durante la manifestazione di Roma contro il green pass, ("il primo passo verso la dittatura"), la manifestazione, ricordiamo, durante la quale è stata distrutta la sede della CGIL.

Appassionato il capopopolo che passa con disinvoltura dal ruolo di analista di amministrazione sanitaria e garante dei diritti costituzionali di libertà ("non devo essere obbligato, siamo arrivati a quello che in un'altra forma era prima il fascismo perchè c'era la carta verde per dimostrare di essere vaccinato per frequentare alcuni locali pubblici), a quello di virologo (per cui il vaccino non è un vaccino ma un siero che noi non si è mai visto nella storia dell'umanità, siamo tutte cavie) a quello di sociologo (ci stanno facendo perdere l'amore, la socializzazione, i bambini non giocano più nei parchi" (ma qualcuno l'avrà avvisato che il lockdown è finito da mesi grazie proprio al vaccino?), "non ci fidiamo l'uno con l'altro, ci stanno dividendo, una guerra tra poveri, manganellati i poveri a mille trecento o mille euro al mese" (ma sicuro che i manganellati - ammesso che lo siano stati- assalitori di Roma siano persone che lavorano?).

"La scuola mi ha insegnato a non essere bullo, a non etichettare nessuno, (ma ci pare debba ver perso altre lezioni l'animatore della manifestazione) e questi ci etichettano chiamandoci no vax!", aggiunge l'appassionato che approfitta del microfono per dire la sua anche sugli immigrati, (che "non sono immigrati perchè eravamo noi in America gli immigrati che facevamo i ponti e le strade, questi sono clandestini, criminali pregiudicati che vengono senza documenti perciò arrivano sui gommoni e non vanno all'agenzia viaggi").

E sul resto dell'analisi, degli immigrati, della scienza e di tutto il resto soprassediamo, anche perchè il facinoroso dice di aver studiato dai libri di storia e "anche se non è laureato si è informato da gente che ha il dottorato e sono esperti mondiali di scienza".

Aggiungere altro diventerebbe superfluo, anche perché il terzo a intervenire, avendo definito "l'intervento precedente eccezionale, preciso, puntuale con un sacco di cose serie e davvero con una luminosità rara", ha poi preso con una veemenza difficile anche da riportare le ragioni della "ribellione".

Siamo giornalisti, anzi, declassati - a parer loro, ma sono professioni completamente diverse - a "giornalai", perché asserviti al potere, a sentir loro, che hanno insultato una collega del Giornale di Trani che aveva posto delle legittime domande. E dovremmo lottare per la verità e "non per le cose false che scriviamo e diciamo alla televisione".

Intanto riportiamo con sconcertante precisione quanto è avvenuto nella serata di domenica, che ha fatto sentire anche nella città di Trani le voci e le informazioni distorte di chi rema contro la lotta a questo spietato virus; un virus, ricordiamo, che continua a uccidere ancora e rischia di riprendere la sua voracità anche in Italia in men che non si dica, se non fossero in vigore le misure che queste persone osteggiano in modi discutibili.

Specificando che tra chi decide di non vaccinarsi per remore, paure o scetticismi e i "no vax" delle manifestazioni che si appellano a luoghi comuni e notizie distorte abilmente diffuse in rete, corre molta differenza; e la decisione di non vaccinarsi è libera e possibile purchè temperata con la sicurezza della collettività da specifiche misure di prevenzione dei contagi.
Manifestazione no vax a Trani
Manifestazione no vax a Trani
Manifestazione no vax a Trani
Manifestazione no vax a Trani
Manifestazione no vax a Trani