Mastromauro (Pd) in visita nel liceo classico: «Emergenza aule»
Tiene banco la questione dei locali ex Verdemare
sabato 25 settembre 2010
Dopo essere intervenuta in merito alla precaria situazione in cui versa il Liceo "Nuzzi" di Andria sollecitando un celere intervento da parte della Provincia di Barletta, Andria, Trani, l'onorevole Margherita Mastromauro (Partito Democratico) ha incontrato stamane il dirigente scolastico del liceo classico di Trani Cosima Damiana de Gennaro al fine di constatare personalmente le difficoltà e i disagi che anche l'istituto scolastico tranese si trova quotidianamente a affrontare. All'incontro ha preso parte anche il segretario provinciale del Pd nonché consigliere provinciale, Andrea Patruno.
La situazione prospettata dalla dirigente risulta seriamente preoccupante: la carenza di aule e di arredi scolastici rappresentano le questioni problematiche di maggiore rilievo. Cinque locali della società Verdemare, acquistati dal Comune di Trani, esistenti all'interno del complesso scolastico e in principio destinati a locali per la polizia di Stato, sono stati concessi, tramite delibera del Consiglio comunale dello scorso 16 giugno, al liceo Classico e delle scienze umane. Tuttavia l'Istituto, a oggi, non può ancora usufruire dei cinque locali in quanto non si è proceduto alla sistemazione strutturale e completa degli stessi. Questo nonostante un sollecito scritto, datato 28 giungo, indirizzato dalla preside al sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, al presidente della Bat, Francesco Ventola, al presidente del Consiglio comunale di Trani, Giuseppe Di Marzio, all'assessore provinciale, Domenico Campana ed all'assessore comunale ai lavori pubblici Piero di Savino nel quale si chiedeva esplicitamente di esperire tutte le procedure necessarie per mettere in condizione il liceo di poter utilizzare i locali ex Verdemare a partire dall'1 settembre 2010.
«Ho constatato di persona - dice Mastromauro - che presso il liceo Classico tranese emerge una situazione allarmante e che merita attenzione da parte delle Istituzioni competenti. Manca, come ha tenuto a precisare la preside, un tavolo di concertazione tra Comune di Trani e Provincia Bat, un tavolo che potrebbe sbloccare l'increscioso disagio che avvertono fortemente personale amministrativo, insegnanti, famiglie e soprattutto gli studenti che vivono quotidianamente la realtà del liceo. Ho trovato una dirigente seriamente e comprensibilmente arrabbiata per questo continuo atteggiamento silente della Provincia e del Comune. Due sono le peculiari attività alle quali deve mostrare attenzione una Provincia: strade e scuole. Se non si danno risposte in merito a questi due settori la Provincia è inutile».
La de Gennaro ha anche spiegato che sono in scadenza dei Pon per la messa in sicurezza e per i miglioramenti strutturali degli Istituti ma che un modulo per parteciparvi deve essere redatto dall'ente proprietario dell'immobile, vale a dire dal Comune, ma, a oggi, nessun coinvolgimento e nessuna risposta. «A Barletta, il sindaco Maffei ha già incontrato le scuole, a Trani non si è avuta la medesima sensibilità. La situazione è di assoluto immobilismo e io mi trovo operativamente ingessata» ha dichiarato la preside.
Biblioteca del Liceo spostata e sempre più in decadenza, aula magna usata come aula suppletiva (con alunni costretti a trasmigrare in altro posto in caso di conferenze e convegni), mancanza di provveditorato provinciale agli studi costituiscono ulteriori problemi per la scuola. «Mi chiedo come mai la Provincia di Monza e Brianza, di recente costituzione, abbia ottenuto il provveditorato mentre la nostra no – ha affermato il consigliere provinciale Patruno-. Sarebbe più logico e proficuo che la Provincia, invece di promettere e centellinare risorse invano a tutte le realtà, portasse avanti pochi progetti ma mirati e soprattutto dalla concreta attuazione finale. Non ci meraviglia la nascita di comitati a sostegno dell'abolizione di questa Provincia: se deve continuare a essere un ente muto non serve a nessuno e non si tratta di un discorso meramente ideologico o partitico ma di risposte non date ai cittadini, di servizi di pubblica utilità non elargiti. Se si continua a badare a sponsorizzazioni e spettacoli piuttosto che a problemi reali dei cittadini, problemi che sono di stretta competenza provinciale, questo ente continuerà a latitare sotto il profilo delle risposte che chiedono a gran voce soprattutto, in questo caso, i nostri ragazzi».
La Mastromauro ed il consigliere Patruno hanno preannunciato l'invio di una lettera a Francesco Ventola e la presentazione di una interrogazione consiliare urgente al fine di ottenere risposte riguardo alla situazione del Classico di Trani.
La situazione prospettata dalla dirigente risulta seriamente preoccupante: la carenza di aule e di arredi scolastici rappresentano le questioni problematiche di maggiore rilievo. Cinque locali della società Verdemare, acquistati dal Comune di Trani, esistenti all'interno del complesso scolastico e in principio destinati a locali per la polizia di Stato, sono stati concessi, tramite delibera del Consiglio comunale dello scorso 16 giugno, al liceo Classico e delle scienze umane. Tuttavia l'Istituto, a oggi, non può ancora usufruire dei cinque locali in quanto non si è proceduto alla sistemazione strutturale e completa degli stessi. Questo nonostante un sollecito scritto, datato 28 giungo, indirizzato dalla preside al sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, al presidente della Bat, Francesco Ventola, al presidente del Consiglio comunale di Trani, Giuseppe Di Marzio, all'assessore provinciale, Domenico Campana ed all'assessore comunale ai lavori pubblici Piero di Savino nel quale si chiedeva esplicitamente di esperire tutte le procedure necessarie per mettere in condizione il liceo di poter utilizzare i locali ex Verdemare a partire dall'1 settembre 2010.
«Ho constatato di persona - dice Mastromauro - che presso il liceo Classico tranese emerge una situazione allarmante e che merita attenzione da parte delle Istituzioni competenti. Manca, come ha tenuto a precisare la preside, un tavolo di concertazione tra Comune di Trani e Provincia Bat, un tavolo che potrebbe sbloccare l'increscioso disagio che avvertono fortemente personale amministrativo, insegnanti, famiglie e soprattutto gli studenti che vivono quotidianamente la realtà del liceo. Ho trovato una dirigente seriamente e comprensibilmente arrabbiata per questo continuo atteggiamento silente della Provincia e del Comune. Due sono le peculiari attività alle quali deve mostrare attenzione una Provincia: strade e scuole. Se non si danno risposte in merito a questi due settori la Provincia è inutile».
La de Gennaro ha anche spiegato che sono in scadenza dei Pon per la messa in sicurezza e per i miglioramenti strutturali degli Istituti ma che un modulo per parteciparvi deve essere redatto dall'ente proprietario dell'immobile, vale a dire dal Comune, ma, a oggi, nessun coinvolgimento e nessuna risposta. «A Barletta, il sindaco Maffei ha già incontrato le scuole, a Trani non si è avuta la medesima sensibilità. La situazione è di assoluto immobilismo e io mi trovo operativamente ingessata» ha dichiarato la preside.
Biblioteca del Liceo spostata e sempre più in decadenza, aula magna usata come aula suppletiva (con alunni costretti a trasmigrare in altro posto in caso di conferenze e convegni), mancanza di provveditorato provinciale agli studi costituiscono ulteriori problemi per la scuola. «Mi chiedo come mai la Provincia di Monza e Brianza, di recente costituzione, abbia ottenuto il provveditorato mentre la nostra no – ha affermato il consigliere provinciale Patruno-. Sarebbe più logico e proficuo che la Provincia, invece di promettere e centellinare risorse invano a tutte le realtà, portasse avanti pochi progetti ma mirati e soprattutto dalla concreta attuazione finale. Non ci meraviglia la nascita di comitati a sostegno dell'abolizione di questa Provincia: se deve continuare a essere un ente muto non serve a nessuno e non si tratta di un discorso meramente ideologico o partitico ma di risposte non date ai cittadini, di servizi di pubblica utilità non elargiti. Se si continua a badare a sponsorizzazioni e spettacoli piuttosto che a problemi reali dei cittadini, problemi che sono di stretta competenza provinciale, questo ente continuerà a latitare sotto il profilo delle risposte che chiedono a gran voce soprattutto, in questo caso, i nostri ragazzi».
La Mastromauro ed il consigliere Patruno hanno preannunciato l'invio di una lettera a Francesco Ventola e la presentazione di una interrogazione consiliare urgente al fine di ottenere risposte riguardo alla situazione del Classico di Trani.