Mercato, via le bancarelle da sotto il ponte della 16 bis
Diffida dell’Anas. Cinquanta ambulanti in bilico. Unimpresa: «Impensabile spostarli dall'oggi al domani»
lunedì 14 marzo 2011
15.54
«Le bancarelle degli ambulanti del mercato settimanale non possono più stare sotto il ponte della statale 16 bis». A dirlo è l'Anas che ha inviato una diffida all'ufficio tecnico comunale, invitando il dirigente a predisporre un'ordinanza di spostamento di circa 50 bancarelle che, settimanalmente, stazionano sotto il ponte della 16 bis, balzato agli onori della cronaca in occasione dell'uscita di strada del tir della Barilla che ha sfiorato la strage.
Non un invito, dunque, ma una diffida che ha costretto l'amministrazione comunale ed i suoi tecnici a convocare con urgenza le associazioni di categoria per trovare una soluzione. L'incontro si è risolto con un nulla di fatto. La soluzione più semplice (ossia trasferire in coda al mercato le bancarelle poste all'inizio di via Superga) non sarebbe percorribile. Si sono opposte a questa idea sia le associazioni di categoria che la polizia municipale che ha fornito un parere negativo «per motivi di viabilità». E allora che fare? Savino Montaruli, di Unimpresa Bat, è categorico: «E' impensabile spostare dall'oggi al domani più di cinquanta venditori ambulanti. In testa al mercato c'erano gli ambulanti con il maggior numero di anni di anzianità, avevano scelto a diritto il posto migliore, non possono essere sbattuti in coda così. In più, si creerebbe una frattura fra i venditori con i posteggi in via Superga e quelli in via Annibale Maria di Francia. Ci opponiamo a questo isolamento forzato».
Montaruli ha posto sul tavolo due questioni: «Vanno riassegnati tutti i posteggi, meglio ancora sarebbe ridiscutere un trasferimento complessivo del mercato settimanale in un'altra area. I problemi di sicurezza di via Superga ci sono e non li scopriamo certo oggi. La nostra associazione li denunciò anni fa, quando il mercato fu trasferito in via Superga. Mi meraviglia la decisione dell'Anas, che giunge in maniera oltremodo tardiva. Perché il gestore della rete stradale non si è espresso allora e lo fa solo oggi?». Per il momento, dunque, ogni decisione resta congelata. Ma sul mercato potrebbe presto aprirsi un nuovo, fortissimo, scontro.
Non un invito, dunque, ma una diffida che ha costretto l'amministrazione comunale ed i suoi tecnici a convocare con urgenza le associazioni di categoria per trovare una soluzione. L'incontro si è risolto con un nulla di fatto. La soluzione più semplice (ossia trasferire in coda al mercato le bancarelle poste all'inizio di via Superga) non sarebbe percorribile. Si sono opposte a questa idea sia le associazioni di categoria che la polizia municipale che ha fornito un parere negativo «per motivi di viabilità». E allora che fare? Savino Montaruli, di Unimpresa Bat, è categorico: «E' impensabile spostare dall'oggi al domani più di cinquanta venditori ambulanti. In testa al mercato c'erano gli ambulanti con il maggior numero di anni di anzianità, avevano scelto a diritto il posto migliore, non possono essere sbattuti in coda così. In più, si creerebbe una frattura fra i venditori con i posteggi in via Superga e quelli in via Annibale Maria di Francia. Ci opponiamo a questo isolamento forzato».
Montaruli ha posto sul tavolo due questioni: «Vanno riassegnati tutti i posteggi, meglio ancora sarebbe ridiscutere un trasferimento complessivo del mercato settimanale in un'altra area. I problemi di sicurezza di via Superga ci sono e non li scopriamo certo oggi. La nostra associazione li denunciò anni fa, quando il mercato fu trasferito in via Superga. Mi meraviglia la decisione dell'Anas, che giunge in maniera oltremodo tardiva. Perché il gestore della rete stradale non si è espresso allora e lo fa solo oggi?». Per il momento, dunque, ogni decisione resta congelata. Ma sul mercato potrebbe presto aprirsi un nuovo, fortissimo, scontro.