"Non disperdiamo il cinque per mille delle nostre imposte"
E' l'appello dell'Ordine dei Dottori Commercialisti della BAT
mercoledì 12 aprile 2006
La legge finanziaria (Legge 23 dicembre 2005 n. 266 , articolo 1, comma 337) ha previsto per l'anno 2006, a titolo sperimentale, la destinazione in base alla scelta del contribuente di una quota pari al 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di sostegno del volontariato, onlus, associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute; finanziamento della ricerca scientifica e delle università; finanziamento della ricerca sanitaria; attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.
I non addetti ai lavori potrebbero non aver colto questa opportunità di far del bene, tutto sommato, a costo zero, e di aiutare le organizzazioni di promozione sociale. Opportunità che si concretizzerebbe semplicemente chiedendo al proprio commercialista o al proprio Caf, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, di destinare il 5 per mille della propria imposta a un'associazione individuata fra quelle inserite nell'elenco consultabile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
"E' bene che si sappia che questa ulteriore destinazione non ha nulla a che fare con l'importo dell'8 per mille che già viene destinato per sostenere la Chiesa o le altre organizzazioni di culto", spiega il presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Trani Claudio Mazzocca. "L'ulteriore contributo si va a sommare al precedente e non pesa affatto sulle tasche del contribuente il quale non fa altro che distoglierlo dalle casse dello Stato. Un'opera di sensibilizzazione è importante perché questo denaro non vada disperso o assegnato a scopi non condivisi. La circoscrizione dell'Ordine abbraccia un territorio di circa 500.000 abitanti e il reddito complessivo prodotto rende allo Stato un'imposta considerevole, così come notevole può essere la destinazione che dovrà essere compiuta con una semplice indicazione data al proprio commercialista.
Il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ha, quindi, deliberato di avviare un formale invito ai colleghi di sensibilizzare i propri clienti, i quali, però, è opportuno che abbiano le idee chiare sui destinatari del contributo. A tale scopo l'Ordine ospiterà sul proprio sito web l'elenco di tutte le associazioni locali e non che vorranno far conoscere con una breve descrizione della propria attività, gli scopi benefici o sociali.
"I commercialisti", conclude Mazzocca, "professionisti determinanti della vita del Paese, mostrano così la propria attenzione, oltre che all'aspetto tributario, economico e giuridico della propria professione, anche all'aspetto umano, sensibile al sociale".
I non addetti ai lavori potrebbero non aver colto questa opportunità di far del bene, tutto sommato, a costo zero, e di aiutare le organizzazioni di promozione sociale. Opportunità che si concretizzerebbe semplicemente chiedendo al proprio commercialista o al proprio Caf, in occasione della prossima dichiarazione dei redditi, di destinare il 5 per mille della propria imposta a un'associazione individuata fra quelle inserite nell'elenco consultabile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
"E' bene che si sappia che questa ulteriore destinazione non ha nulla a che fare con l'importo dell'8 per mille che già viene destinato per sostenere la Chiesa o le altre organizzazioni di culto", spiega il presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Trani Claudio Mazzocca. "L'ulteriore contributo si va a sommare al precedente e non pesa affatto sulle tasche del contribuente il quale non fa altro che distoglierlo dalle casse dello Stato. Un'opera di sensibilizzazione è importante perché questo denaro non vada disperso o assegnato a scopi non condivisi. La circoscrizione dell'Ordine abbraccia un territorio di circa 500.000 abitanti e il reddito complessivo prodotto rende allo Stato un'imposta considerevole, così come notevole può essere la destinazione che dovrà essere compiuta con una semplice indicazione data al proprio commercialista.
Il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ha, quindi, deliberato di avviare un formale invito ai colleghi di sensibilizzare i propri clienti, i quali, però, è opportuno che abbiano le idee chiare sui destinatari del contributo. A tale scopo l'Ordine ospiterà sul proprio sito web l'elenco di tutte le associazioni locali e non che vorranno far conoscere con una breve descrizione della propria attività, gli scopi benefici o sociali.
"I commercialisti", conclude Mazzocca, "professionisti determinanti della vita del Paese, mostrano così la propria attenzione, oltre che all'aspetto tributario, economico e giuridico della propria professione, anche all'aspetto umano, sensibile al sociale".