Omicidio Zanni, sospetti sui ritardi nelle cure

Disposti altri accertamenti medico legali. Rimane in carcere il minorenne arrestato

martedì 16 febbraio 2016 15.46
L'ombra della malasanità nel caso di Biagio Zanni, il 34enne accoltellato al termine di una rissa la notte del 20 settembre scorso mentre si trovava nella zona del porto di Trani. Il medico legale, nominato dalla Procura di Trani, ha chiesto infatti "un approfondimento tecnico mediante nomina di uno specialista in chirurgia, al fine di valutare se la tempistica attendista osservata presso il pronto soccorso di Trani possa aver influito nel determinismo del decesso" del giovane. In sostanza, c'è il sospetto che se Zanni fosse stato curato tempestivamente, avrebbe potuto salvarsi. Per ora è solo un sospetto, che dovrà essere confermato o smentito dagli ulteriori acceramenti disposti.

Per il suo omicidio sono detenuti il 19enne Gianluca Napoletano e un ragazzino di 15 anni; mentre un 17enne (fratello di quest'ultimo) è in comunità e altri tre giovani risultano indagati a piede libero per la rissa finita in omicidio. Ad accoltellare materialmente Zanni sarebbe stato il 15enne. Mentre il 19enne avrebbe colpito Zanni con l'ingessatura del braccio destro. Nei giorni scorsi il gip del Tribunale dei minori di Bari, Patrizia Famà, ha disposto la proroga dei termini della custodia cautelare in carcere (prevista di tre mesi per i minori) per il 15enne. La proroga della custodia cautelare si basa su una richiesta della pm Carla Spagnuolo della Procura minorile, motivata proprio dall'approfondimento delle indagini autoptiche già disposto della Procura di Trani. L'inchiesta tranese è, invece, coordinata dal pm Marcello Catalano.