Ospedale unificato di Bisceglie / Trani

In cinque punti la proposta di Silvestris e Laurora

venerdì 16 dicembre 2005
• Conferma degli investimenti già previsti con l'accordo di programma finanziato a marzo 2004, ovvero la ristrutturazione completa del presidio ospedaliero con l'ampliamento delle sale operatorie e del pronto soccorso, e l'ammodernamento della radiodiagnostica e della Tac;

• attivazione immediata dell'Utic, unità coronarica, e della cardiologia all'ospedale di Bisceglie;

• guadagno di nuove specialità rispetto a quelle esistenti, che non devono essere minimamente intaccate. Nello specifico si chiede la riattivazione dell'ostetricia a Trani e nuovi reparti di Urologia, Odontoiatria e Otorini, ognuno di 20 posti letto. Inoltre all'Ematologia del nosocomio di Trani si richiede l'attrezzatura di camere sterili per consentire i trapianti di midollo osseo;

• programmazione della nuova realizzazione dell'ospedale unico monoblocco, di circa 400 posti letto, che sia ubicato nei pressi del Ponte Lama, al confine tra Trani e Bisceglie; con dismissione dei due ospedali attuali e la costruzione di un'unica struttura da approvare entro Giugno 2006 e realizzare entro i prossimi 10-15 anni.

• adeguata classificazione nel redigendo piano di riordino ospedaliero, in modo che l'ospedale di Bisceglie-Trani diventi il terzo polo d'eccellenza della Asl Bat/1 e sia posto sullo stesso livello dei nosocomi di Barletta ed Andria Sono i cinque punti chiave della proposta dei consiglieri regionali Sergio Silvestris (An) e Carlo Laurora (Fi), che saranno inseriti in un documento che entro lunedì prossimo sarà consegnato all'Assessore regionale alla sanità, Alberto Tedesco.

«La Regione Puglia dopo aver istituito la nuova Asl della Bat ha approvato il 28 novembre scorso l'unificazione degli ospedali di Bisceglie e di Trani - hanno precisato i consiglieri regionali -. I due nosocomi, a partire dal 1° gennaio, perderanno la loro autonomia e diventeranno due plessi di un'unica realtà ospedaliera. Concordiamo l'accorpamento degli ospedali, ma a patto che venga rispettata la nostra proposta».

La proposta di Silvestris e Laurora è stata fortemente condivisa dai dirigenti medici dei presidi di Bisceglie e Trani che hanno partecipato al convegno: da Giuseppe Lopez a Mauro Mazzilli, da Carlo Avantario a Tommaso Fontana. Al dibattito ha partecipato anche il direttore della Asl Bat/1, Maurizio Portaluri, che ha ascoltato con attenzione gli interventi degli addetti ai lavori. I cinque punti della proposta di Silvestris e Laurora sono fondamentali affinché l'accorpamento dei due ospedali di Trani e Bisceglie non risulti deleterio per il territorio. Solo in caso di approvazione i dirigenti medici e le comunità accetteranno serenamente il nuovo piano di riordino ospedaliero.