«Pagare il ticket? Un'odissea»
De Noia (PdL): «File interminabili. La situazione rischia di diventare incandescente»
lunedì 13 settembre 2010
«Pochi sportelli attivi per migliaia di utenti. Pochi operatori a disposizione di un fiume di gente che quotidianamente deve effettuare il pagamento del ticket, l'odiosa tassa della salute che la Regione non si decide ad eliminare. Una situazione che calata nella realtà di tutti i giorni equivale ad attese sfiancanti per tutti coloro che devono adempiere all'odiosa incombenza burocratica. Code interminabili, con una lunga serie di disagi. E, nei casi peggiori, litigi, raptus di esasperazione, risse sfiorate.
La mattina la situazione è insostenibile: la trafila da seguire sembra il rituale di un incubo. Lo sportello entra in funzione davanti a una coda che ancor prima dell'apertura ufficiale già occupa per intero lo spazioso ingresso dell'ospedale. Gli utenti staccano l'apposito tagliando dal dispensatore di numeretti (lo stesso meccanismo usato ai supermercati per acquistare salumi e formaggi) e cominciano un'attesa snervante supplicando il Padreterno di non perdere la pazienza. Il tempo necessario per ultimare la pratica manderebbe in bestia anche l'uomo più placido del mondo: il dispositivo che stampa le prenotazioni è davvero una lumaca, e il turno scatta con una media di una persona ogni minuto.
Questo comunque solo nel caso – raro – in cui non salti fuori nessun problema. E' assai facile che la media di un numero al minuto si allunghi anche del doppio del tempo a causa di problemi tecnici: la carta del macchinario s'inceppa, la lista degli esami è troppo lunga, l'utente non ha spiccioli, l'operatore non ha il resto…
La conseguenza è che molti devono rassegnarsi a tornare il giorno successivo. Questo dopo aver perso una mattinata intera, e magari aver preso una mezza giornata di ferie dal lavoro. E, naturalmente, deve ripetere l'estenuante rituale del numeretto da capo. Un grosso inconveniente per le persone anziane, che spesso non hanno la forza e la pazienza di affrontare file interminabili, per chi viene da fuori, e chi combatte con gli orari perché deve andare a lavorare. Un sistema talmente scomodo e logorante che rischia di sfociare in piccoli incidenti tragi-comici.
Il problema naturalmente è a monte, ed è un problema che affligge da sempre la sanità pugliese: c'è carenza di personale, e quindi, quando si verificano imprevisti, ci sono disguidi con conseguenze imprevedibili. Come è possibile che in tutto l'ospedale non si possano reperire due persone da impiegare dietro lo sportello prenotazioni per qualche ora al giorno? Misteri della sanità made in Puglia».
Francesco De Noia
Consigliere Comunale PDL
La mattina la situazione è insostenibile: la trafila da seguire sembra il rituale di un incubo. Lo sportello entra in funzione davanti a una coda che ancor prima dell'apertura ufficiale già occupa per intero lo spazioso ingresso dell'ospedale. Gli utenti staccano l'apposito tagliando dal dispensatore di numeretti (lo stesso meccanismo usato ai supermercati per acquistare salumi e formaggi) e cominciano un'attesa snervante supplicando il Padreterno di non perdere la pazienza. Il tempo necessario per ultimare la pratica manderebbe in bestia anche l'uomo più placido del mondo: il dispositivo che stampa le prenotazioni è davvero una lumaca, e il turno scatta con una media di una persona ogni minuto.
Questo comunque solo nel caso – raro – in cui non salti fuori nessun problema. E' assai facile che la media di un numero al minuto si allunghi anche del doppio del tempo a causa di problemi tecnici: la carta del macchinario s'inceppa, la lista degli esami è troppo lunga, l'utente non ha spiccioli, l'operatore non ha il resto…
La conseguenza è che molti devono rassegnarsi a tornare il giorno successivo. Questo dopo aver perso una mattinata intera, e magari aver preso una mezza giornata di ferie dal lavoro. E, naturalmente, deve ripetere l'estenuante rituale del numeretto da capo. Un grosso inconveniente per le persone anziane, che spesso non hanno la forza e la pazienza di affrontare file interminabili, per chi viene da fuori, e chi combatte con gli orari perché deve andare a lavorare. Un sistema talmente scomodo e logorante che rischia di sfociare in piccoli incidenti tragi-comici.
Il problema naturalmente è a monte, ed è un problema che affligge da sempre la sanità pugliese: c'è carenza di personale, e quindi, quando si verificano imprevisti, ci sono disguidi con conseguenze imprevedibili. Come è possibile che in tutto l'ospedale non si possano reperire due persone da impiegare dietro lo sportello prenotazioni per qualche ora al giorno? Misteri della sanità made in Puglia».
Francesco De Noia
Consigliere Comunale PDL