Parcheggi a Trani, tre proposte da Il Vaso di Pandora

Chiesto più impegno contro chi parcheggia su marciapiedi e davanti agli scivoli. «Incomprensibile la tolleranza delle autorità»

mercoledì 22 agosto 2012 10.00
Dal tavolo dello scontro a quello del confronto. L'associazione politica e culturale "Il vaso di Pandora" raccoglie l'invito dell'assessore alla polizia locale Giuseppe Di Marzio e formula la sua proposta per affrontare il problema dei parcheggi e dei park & ride dopo aver sonoramente bocciato la scelta adottata in prima battuta dall'amministrazione. «Siamo d'accordo – scrive il portavoce Luigi La Forgia - con la generale necessità di inibire al traffico il centro storico e altre zone centrali della nostra città. Invitiamo l'assessore a proseguire in questa direzione, con l'istituzione di una zona a traffico limitato. Conseguentemente, consideriamo un'assoluta necessità l'istituzione, soprattutto in zone periferiche, di ampie aree da destinare a park & ride. A tal proposito, cogliendo con favore l'invito alle proposte e al dialogo formulato da Di Marzio, desideriamo segnalare i seguenti luoghi, situati in corrispondenza delle direttrici di accesso alla città, eventualmente utilizzabili per la realizzazione di possibili aree per parcheggio: sulla direttrice nord Andria Barletta l'ex mercato ortofrutticolo, sulla direttrice centro per Corato il sito coperto sottostante viadotto della statale 16 bis nella zona stadio, lungo la direttrice sud per Bisceglie il piazzale Monastero di Colonna e la relativa via di accesso».

L'associazione chiede a Di Marzio maggior impegno per affrontare in modo energico l'incivile abitudine di molti automobilisti di parcheggiare sui marciapiedi e davanti agli scivoli per il transito dei disabili, danneggiando impunemente i marciapiedi e arrecando disagi ai pedoni nel primo caso e impedendo, di fatto, la fruibilità della città a chi è costretto a muoversi in carrozzina nel secondo. «Ci è sinceramente incomprensibile - conclude La Forgia - la totale tolleranza delle autorità preposte nei confronti di chi attua così gravi violazioni. A nostro giudizio tale accondiscendenza alimenta il senso di sciatteria, favorisce il fenomeno dell'emulazione e di conseguenza incrementa il numero di chi decide di non osservare le regole».