Pd, Amiu ed Amet: gli enigmi dell'estate tranese

Perché il sindaco non consente l'avvio dell'iter per i parcometri?

lunedì 23 luglio 2018 4.18
A cura di Giovanni Ronco
Ecco cosa nascondeva il pancino sospetto di Ferdinando Riccio. Una gravidanza isterica durata esattamente nove mesi e che ha portato al parto della segreteria. Un parto plurigemellare che potrebbe portare due, anche tre rinunciatari a "vedere la luce", ossia ad accettare l'incarico. Allora i gemellini piddini partoriti dal Riccio Dolente sono stati Paolo Loporchio, Nicola Cuccovillo, Vincenzo De Simola, Luca Scagliarini, Milly Corallo, Antonio Giannico, Antonio Piscopiello e la sua Sedia, Bruno Cuomo. Tra questi però ci sono i due neonati che probabilmente resteranno nell'incubatrice del Pd: De Simola e Scagliarini hanno già fatto sapere di non poter accettare, per motivi diversi.

In particolare De Simola rinuncia con un post sul suo profilo in cui spiega i motivi e non manca di fare un'analisi impietosa della situazione del suo partito. Il sottoscritto la fa da anni, ma poco male, meglio tardi che mai. Chiaramente la rinuncia é al momento "virtuale" e dovrà essere confermata e notificata dai due nella prossima riunione di partito. Nove mesi di gravidanza per esprimere una segreteria che non sembra essere nemmeno al completo. Nel frattempo, ci chiediamo coi cittadini in massa: cosa ha fatto questo partito per Trani? Quanti assessori e consiglieri ha e quante riunioni ha svolto in maniera direttamente proporzionale con il nulla prodotto? A cosa é servito, nella pratica, l'ingresso in questo partito del sindaco?

A questo punto credo che, al netto della consolazione delle consulenze ottenute in questi anni da Comune ed Amet, che sicuramente lo hanno consolato, l'esperienza politica di Riccio nel Pd, sembra davvero fallimentare. Abbiamo avuto l'impressione politica che fosse, il Riccio Dolens, al di là degli accordi d'inizio mandato, una chiara ed univoca emanazione del sindaco e non di tutto il partito.

Ho letto con attenzione il comunicato dei 5 Stelle sull'Amiu. Lo trovo inattacabile e giusto di per se, nello stigmatizzare la questione Guadagnuolo Codice Etico. Ma visto l'atteggiamento del sindaco sulla singola questione, ed essendoci in verità tante, troppe situazioni difficili da chiarire,su tutto il quadro Amiu, ormai non più codificabili da noi comuni mortali, crediamo che i Pentastellati abbiano sbagliato destinatario. Non il sindaco avrebbe dovuto essere,ma la magistratura che possa chiarire i tanti perché, che i cittadini si pongono, insieme ad alcuni consiglieri "mosche bianche". Stesso discorso per Amet. Perché il sindaco in primis non consente, tanto per dirne una, l'avvio dell' iter per i parcometri che ci sono in tutti i luoghi del mondo? Perché sono stati stanziati 100 mila euro per il parcheggio di via Finanzieri per i bus, senza che venga installato uno straccio di servizio? Perché si vuole privatizzare il servizio di controllo dei parcheggi (ausiliari) quando se ne potrebbe fare a meno, anzi coi parcometri l'Amet potrebbe pure guadagnarci? Dopo oltre tre anni noi non riusciamo a rispondere, l'amministrazione non dà risposte, al di là di qualche isteria sui social da gente non eletta e che non ha alcun titolo a parlare a nome dei nostri governanti.Proviamo a rivolgerci ad un'altra istituzione allora. Non per spirito forcaiolo che non ci appartiene. Ma solo per arrivare ad ottenere spiegazioni.