Pericolo amianto sul tetto del Supercinema, l'inchiesta non si ferma

Nessuna archiviazione. Ordinate dal gip ulteriori indagini

mercoledì 24 gennaio 2018 17.18
Non si ferma l'inchiesta sul pericolo amianto del tetto del Supercinema. L'ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Maria Grazia Caserta che, accogliendo l'opposizione alla richiesta d'archiviazione promossa, a mezzo dell'avvocato Nicola Ulisse, dal presidente del Comitato Cittadino Bonifica Amianto, Antonio Carrabba, ha ordinato alla Procura della Repubblica, che aveva chiesto l'archiviazione del fascicolo d'indagine, di svolgere ulteriori indagini.

Tre i filoni dettati dal gip. Il primo: l'acquisizione della documentazione in possesso della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Bari, Foggia e Bat ed in particolare l'eventuale autorizzazione per l'esecuzione delle opere di bonifica e le comunicazioni interlocutorie intercorse tra la Soprintendenza e la richiedente-indagata Maria Grazia Lovino in qualità di legale rappresentante della società proprietaria dell'immobile. Il secondo: una consulenza tecnica al fine di accertare lo stato dei luoghi, e cioè le condizioni della copertura del Supercinema, con particolare riferimento al fatto "se dal tetto si sprigionino particelle in cemento-amianto e se esse si diffondano o possano diffondersi nell'atmosfera; ed in tal caso quali siano le modalità per impedirlo, accertando, inoltre, il livello di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente".

La Procura, quale terzo ordine del gip, dovrà acquisire agli atti dell'inchiesta copia integrale di un altro fascicolo d'indagine: quello che ha già visto la Lovino oblare "per non aver ottemperato all'ordinanza sindacale di bonifica".

Oltre che dal Comitato Cittadino Bonifica Amianto, la vicenda è seguita con particolare attenzione dalla Codacons, rappresentato a livello cittadino dallo stesso avv. Ulisse, e dal Comitato Bene Comune Trani, rappresentato dalla dr.ssa Maria Teresa De Vito.