Piazza Quercia e via Statuti Marittimi: un "buio" che non si può vedere
Sotto le feste di Natale una situazione ancor più indegna per la Città
lunedì 12 dicembre 2022
10.03
"Siamo al 12 dicembre, quando dovremmo dare il meglio di noi, e non riusciamo a fare nemmeno la più banale delle manutenzioni pur avendo affidato tali servizi all'Amet": sono di questo tenore i messaggi che arrivano in redazione da parte di tanti residenti di uno dei quartieri che dovrebbero essere il centro di gravità di attrazione della bellezza della Città.
Sia ben chiaro, neanche una periferia merita di restare al buio; e le segnalazioni ci arrivano anche da piazza Indipendenza dove non c'è neanche una stellina luminosa: "Ma che siamo - ci dicono un'altra nazione - non meritiamo anche noi una luce di Natale?"
Ma che addirittura ci siano lampioni non funzionanti nel pieno centro della città è davvero "vergognoso", come affermano i cittadini che vi transitano in questi giorni ma anche i turisti che si stupiscono di una tale situazione. Come spiegare tutto ciò?
Con il fatto che da alcuni anni una azienda privata provvede a illuminare la piazza con un magnifico albero, scelta non intrapresa per questo Natale?
L'amministrazione punta dunque sulle iniziative private per rendere accoglienti i luoghi di interesse storico artistico e turistico nel periodo dell'avvento, visto soprattutto che il presepe in Piazza della Libertà non sarà pronto prima del 17 dicembre?
Piazza Duomo è stata vestita a festa - tra la cascata di luci a Palazzo Lodispoto e il "presepe d'Amore" nel nartece della Cattedrale - a cura della fondazione Seca.
Piazza Quercia è chiassosamente spenta, dopo il guizzo di meraviglia dello scosso weekend con il Trani Art light Festival, grazie al progetto ideato e fortemente voluto da Cristoforo Todisco.
Fa male pubblicare questo tipo di cronaca - per così dire urbana - della città, oltretutto nel giorno della notizia del podio conquistato dallo scatto di un fotografo sudamericano in una competizione internazionale e che rappresenta il porto di Trani immersa nella luce soffusa ma abbagliante di bellezza del tramonto. Il bagliore di Trani attende da tempo di poter brillare come meriterebbe.
Nel frattempo non si possono nascondere con dei lampioni spenti le doglianze dei suoi cittadini e lo stupore dei turisti.
Sia ben chiaro, neanche una periferia merita di restare al buio; e le segnalazioni ci arrivano anche da piazza Indipendenza dove non c'è neanche una stellina luminosa: "Ma che siamo - ci dicono un'altra nazione - non meritiamo anche noi una luce di Natale?"
Ma che addirittura ci siano lampioni non funzionanti nel pieno centro della città è davvero "vergognoso", come affermano i cittadini che vi transitano in questi giorni ma anche i turisti che si stupiscono di una tale situazione. Come spiegare tutto ciò?
Con il fatto che da alcuni anni una azienda privata provvede a illuminare la piazza con un magnifico albero, scelta non intrapresa per questo Natale?
L'amministrazione punta dunque sulle iniziative private per rendere accoglienti i luoghi di interesse storico artistico e turistico nel periodo dell'avvento, visto soprattutto che il presepe in Piazza della Libertà non sarà pronto prima del 17 dicembre?
Piazza Duomo è stata vestita a festa - tra la cascata di luci a Palazzo Lodispoto e il "presepe d'Amore" nel nartece della Cattedrale - a cura della fondazione Seca.
Piazza Quercia è chiassosamente spenta, dopo il guizzo di meraviglia dello scosso weekend con il Trani Art light Festival, grazie al progetto ideato e fortemente voluto da Cristoforo Todisco.
Fa male pubblicare questo tipo di cronaca - per così dire urbana - della città, oltretutto nel giorno della notizia del podio conquistato dallo scatto di un fotografo sudamericano in una competizione internazionale e che rappresenta il porto di Trani immersa nella luce soffusa ma abbagliante di bellezza del tramonto. Il bagliore di Trani attende da tempo di poter brillare come meriterebbe.
Nel frattempo non si possono nascondere con dei lampioni spenti le doglianze dei suoi cittadini e lo stupore dei turisti.