Piazza XX settembre "metafora della situazione amministrativa"

I Verdi intervengono sui conflitti della coalizione di centro-destra

mercoledì 8 febbraio 2006
«L'amministrazione Tarantini è in crisi. Si moltiplicano i dubbi amletici sul suo futuro, si allargano i conflitti nella coalizione e all'interno dei partiti del centrodestra. Eppure tutti questi "travagli" si risolvono puntualmente con il solito trionfo della retorica e dell'ipocrisia. Tarantini invece di dimettersi come con coerenza e dignità aveva sbandierato sin dalla campagna elettorale preferisce sopravvivere pompando fumo negli occhi ai cittadini tranesi.

Infatti, il Sindaco invece di trarre le conseguenze dal comportamento litigioso e oscuro dei partiti e dei consiglieri comunali che lo sostengono, preferisce far finta di niente ed andare avanti con le inaugurazioni di opere pubbliche, "fondamentali per il futuro sviluppo della nostra città, cioè quella della meravigliosa piazza della Stazione".

E non è casuale. Piazza XX settembre sembra essere la perfetta metafora di questa amministrazione: una piazza che sopra, in superficie, agli occhi di tutti, rivive, pur nella sua enorme bruttezza, le luci della ribalta, e sotto, nei sotterranei, nei meandri del fallito parcheggio si rassegna alle infiltrazioni d'acqua ed al proliferare di topi ed insetti.

Tutto ciò non serve a Trani, al suo sviluppo socio-economico, al suo futuro politico. Continuare con la retorica delle opere pubbliche senza nessuna analisi di cosa è realmente indispensabile a breve-medio-lungo termine al progresso di Trani, continuare ad assistere a violenti alterchi, a incrociate dimissioni e/o richieste di dimissioni tutte interne alla destra cittadina, fa solo male alla politica perchè allontana ancora di più dalla Politica stessa (quella che vorremo che fosse con la "P") i cittadini onesti di destra, di centro o di sinistra che siano.

Allora che il Sindaco Tarantini si dimetta nel suo interesse ed in quello di tutta la città, altrimenti saremmo costretti a pensare che ci sia qualcos'altro che noi comuni cittadini appassionati di Politica non possiamo riuscire a vedere.»