Polizia municipale di Trani: nominati tre capitani, uno è donna

Il Corpo raggiunge un risultato storico

lunedì 23 novembre 2009
Per la prima volta nella secolare storia del Corpo della polizia municipale di Trani (sorto nel 1823), il 13 novembre sono stati nominati tre nuovi istruttori direttivi che rivestono il grado di ufficiale di polizia locale, Capitano e la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. In ordine di inquadramento giuridico e di anzianità di servizio, i tre capitani Michele Ruggiero, Nicola Covelli ed Isabella Ferreri, i quali hanno superato brillantemente il concorso interno per le progressioni verticali indetto dall'Amministrazione comunale di Trani. A loro, entro la fine dell'anno, si aggiungerà anche un quarto promosso, Domenico Miccoli.

Improntata sull'orgoglio tranese la dichiarazione congiunta del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, dell'assessore alla polizia municipale, Giuseppe Paolillo e del comandante, Antonio Modugno: «Siamo orgogliosi di una soluzione interna di tal portata, adesso occorre implementare l'organico del Corpo ad 80 unità in modo da renderlo all'altezza di una città capoluogo di Provincia».

I tre neo nominati capitani, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: «Siamo tranesi, amiamo questa città e la conosciamo come le nostre tasche. Ringraziamo l'Amministrazione comunale e i dirigenti del Comune di Trani. Un sentito grazie è indirizzato, in particolare, al sindaco Giuseppe Tarantini, agli assessori Giuseppe Paolillo e Michele Scagliarini, al Comandante Antonio Modugno oltre che ai dirigenti al personale, Rossella Titano (uscente) e l'Ing. Giuseppe Affatato (subentrante) per l'opportunità che ci è stata concessa. Speriamo di essere all'altezza e dimostrare in pieno il nostro spessore e le nostre capacità».

I neo ufficiali non fanno mistero dei problemi da affrontare, primo fra tutti quello dell'organico. «Con un altro imminente pensionamento saremo in 28, pochi in rapporto agli abitanti, dovremmo essere almeno in ottanta ma questo numero al momento è irraggiungibile perciò dovremmo continuare a stringere i denti. Il nostro lavoro sarà misurabile e valutato in base al rendimento (vedi Legge Brunetta) e questo è da stimolo per tutti».