Puglia in ostaggio: strade di sangue nel 2024 e nella BAT si sono verificati 1.024 incidenti con 18 morti e 1.698 feriti

La Regione lancia un appello per la responsabilità e la sicurezza. Un'escalation drammatica in Puglia 30 incidenti e 47 feriti ogni giorno, una vita spezzata ogni 5 giorni

venerdì 25 luglio 2025 6.50
A cura di Tonino Lacalamita
La Puglia sta vivendo un'emergenza silenziosa, ma devastante, che si consuma quotidianamente sull'asfalto delle sue strade. Numeri impietosi, presentati in un rapporto che gela il sangue, rivelano una realtà allarmante: nel 2024, la regione è stata teatro di un'impennata vertiginosa di incidenti, feriti e, tragicamente, di vite spezzate. Un bollettino di guerra che impone una riflessione profonda e azioni immediate, mentre le istituzioni cercano di arginare un fenomeno che sembra sfuggire di mano, e la responsabilità individuale si erge a baluardo insostituibile contro una strage evitabile.

La Regione affronta quindi un allarmante aumento degli incidenti stradali nel 2024, con una media giornaliera di 30 sinistri e 47 feriti, e un tragico bilancio di 3 morti ogni 5 giorni. Questi dati, presentati nel rapporto del Centro Monitoraggio Sicurezza Stradale (CReMSS) dell'Asset, evidenziano un incremento significativo rispetto al 2023: gli incidenti con danni a persone sono aumentati del +12%, quelli mortali del +7,3% e i feriti del +14%.

L'assessore regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile, Debora Ciliento, recentemente, ha sottolineato la necessità di interventi urgenti. Sebbene la Regione stia già lavorando per la messa in sicurezza delle strade e per potenziare il trasporto pubblico locale (TPL) come alternativa all'auto privata, la guida distratta e l'eccesso di velocità rimangono le cause principali degli incidenti. Questo indica una mancanza di rispetto delle regole da parte di molti conducenti. "La messa in sicurezza delle strade statali è una priorità che la Regione persegue da tempo con Anas e Mit - ha dichiarato la Ciliento - abbiamo finanziato tanti cantieri e tante misure d'emergenza. Però il fatto che una delle principali cause di incidenti sia la guida distratta significa mancato rispetto delle regole e del codice della strada"

Il direttore generale Asset, Elio Sannicandro, ha ribadito, nell'analizzare i dati, come il fattore umano sia determinante e ha annunciato un rafforzamento delle campagne di sensibilizzazione. Particolare attenzione viene data all'educazione stradale per i giovani, ma si evidenzia la necessità di coinvolgere maggiormente gli adulti. Le strade provinciali e statali hanno registrato l'incremento maggiore di sinistri mortali, rispettivamente con il +18,2% e il +11,8%. La provincia di Foggia detiene il triste primato per numero di vittime, seguita da Bari, che da sola rappresenta il 36% degli incidenti totali regionali.

Per quanto riguarda la provincia BAT (Barletta-Andria-Trani), nel 2024, anche qui i dati sono davvero da strage: si sono verificati 1.024 incidenti con 18 morti e 1.698 feriti. Il weekend si è rivelato il periodo più pericoloso, con il 26,4% dei sinistri avvenuti tra sabato e domenica, causando il 36,1% dei decessi. La domenica, in particolare, ha l'indice di mortalità più alto: 3,7 decessi ogni 100 incidenti. Le fasce orarie più a rischio sono tra le 15 e le 18 e tra le 3 e le 6 del mattino.

Preoccupa anche l'aumento degli incidenti che coinvolgono pedoni (+14%), neopatentati (18-24 anni, +16,2%) e minori di 17 anni (+19%), oltre all'incremento del +36,9% nei sinistri con monopattini elettrici (289 nel 2024). Si rileva inoltre che circa il 60% dei veicoli coinvolti negli incidenti ha più di 10 anni e due terzi dei veicoli coinvolti in incidenti mortali avevano sistemi di sicurezza obsoleti. L'eccesso di velocità e la guida distratta sono le cause principali degli incidenti mortali, sia in curva/rettilineo sia tra veicoli, mentre la mancata precedenza al pedone (38,5%) è la prima causa degli investimenti di pedoni.

I dati del 2024 dipingono un quadro allarmante per la Regione Puglia, un monito severo che va oltre le statistiche: ogni incidente, ogni ferito, ogni vittima rappresenta una vita sconvolta, una famiglia distrutta, una comunità ferita. La messa in sicurezza delle infrastrutture e l'efficientamento del trasporto pubblico sono passi fondamentali, ma non bastano. È indispensabile un cambio di rotta culturale, un'assunzione di responsabilità collettiva e individuale. Solo con maggiore consapevolezza, rispetto delle regole e prudenza al volante, si potrà sperare di frenare questa strage silenziosa e restituire alle strade pugliesi la sicurezza che meritano. Siamo pronti a fare la nostra parte per invertire questa roba tendenza?